Il problema per iPhone in Europa non sarà il prezzo, ma la catena di vendita. Questa l’opinione, in contrasto con quella che diversi osservatori del mercato hanno espresso nei giorni scorsi, di Morgan Keen & Co., una società di consulenze di mercato. La sintesi dell’opinione di Morgan Keen & Co. è in articolo pubblicato da Barron On Line.
La dimostrazione per cui in Europa, al contrario degli Usa, non sarà il prezzo a fare la differenza, ma la capacità di Apple di raggiungere capillarmente i potenziali clienti, è nel fatto che nel Vecchio Continente i produttori di cellulari riescono ad ottenere buone risposte anche quando lanciano telefoni costosi. L’esempio portato è quello del Nokia N95, un dispositivo che costa 499 sterline (contro i 269 dell’iPhone) e che sta vendendo piuttosto bene. Quello che però Nokia possiede è però un sistema di commercializzazione molto diffuso a livello continentale, una fitta rete di negozi ampia e differenziata su cui Cupertino non è invece in grado di contare.
Secondo Morgan Keen & Co. il successo di visibilità e vendita negli Stati Uniti per quanto riguarda iPhone è determinato dalla presenza degli Apple Retail Store che in Europa hanno una presenza molto limitata.
In aggiunta a questo Apple dovrà fronteggiare la pressione di concorrenti quali la già citata Nokia, che per Natale presenterà diversi telefoni multimediali e Sony Ericsson una specialista proprio dei cellulari musicali e che per Natale dovrebbe introdurre l’atteso W960, un Umts touchscreen con sistema operativo Symbian, Wifi e 8 GB di memoria.
In conseguenza di tutto questo, dice la società di analisi, il destino di iPhone appare essere nelle mani dei carrier di telefonia cui è affidato il compito di spingere la sua commercializzazione e renderlo visibile ed appetibili ai clienti.
E sul fatto che non sia il prezzo a determinare il fato di iPhone concorda anche Carolina Milanesi, Research Director di Gartner second cui ‘se il telefono di Apple viene considerato come un iPod con cellulare integrato ha un prezzo ragionevole anche se rapportato al mercato britannico dove sono in commercio prodotti a prezzo scontato’. Secondo la Milanesi, citata dal Sole 24 Ore, iPhone va valutato in rapporto al target di mercato: ‘un dispositivo ‘cool’ – dice la ricercatrice di Gartner – e multifunzionale’. Per quanto riguarda i carrier e la possibilità di fare buoni affari con iPhone, il metro di paragone è quello che si deve costruire intorno ad un prodotto che consente di avere presa sulla propria clientela e per il quale si può anche essere indulgenti con chi lo costruisce per quanto riguarda gli accordi commerciali. ‘Per altro verso il fatto di non doversi accollare un costo di sovvenzione – dice la Milanesi – si traduce in un risparmio per il gestore’.
La chiave del successo di iPhone in Europa, dunque, quale sarà ? La capacità di Apple di imporre il suo telefono come un dispositivo aggiuntivo non come un cellulare che va a sostituire un telefono precedente. In questo secondo caso Apple avrebbe scarsa possibilità di conquistare quote significative sul mercato.