Il segreto di iPhone nella sua versione 3G? L’elasticità delle tariffe. A puntare l’indice su quella che, a ben pensare, è, con la diffusione su scala internazionale, la vera novità del nuovo cellulare di Apple, almeno per quanto riguarda il suo mercato, è Pacific Crest in un documento elaborato da Andy Hargreaves.
L’analista ritiene che ci siano ottime prospettive di vendita per iPhone proprio perché è stata eliminata la rigidità presente nel precedente modello che prevedeva un solo operatore per paese e la cessione del diritto alla stessa esclusività dietro il pagamento di un percentuale sul costo del canone e nessuna possibilità di vendita diversa da quella dell’abbonamento. Oggi di fatto gli operatori, una volt acquistato iPhone, possono letteralmente modellare le tariffe e la proposta commerciale come meglio credono, adeguandole ai mercati locali
Apple potrebbe raggiungere, grazie a questa strategia, vendite pari a 15,5 milioni di iPhone nell’anno fiscale 2009 che comincia con il primo settembre 2008 e termina il 31 agosto 2009. La cifra di 15.5 milioni di iPhone potrebbe però crescere in maniera sostanziale; secondo Hargreaves, infatti, si tratta di una stima conservativa con un forte margine in difetto.