Il sensibile taglio di prezzo dell’iPhone, oltre a portare ovvi benefici per Cupertino, rappresenterebbe un’ulteriore minaccia per i più vicini competitors statunitensi, Palm e Motorola. Questa l’opinione di più analisti, che vedono il taglio di 200 dollari come un’ancor più profonda spina nel fianco per i produttori impegnati sullo stesso segmento di mercato del Melafonino.
Secondo Brian Modoff di Deutsche Bank, il bersaglio più vicino è sicuramente Palm, marchio che sopravvive principalmente grazie ai suoi smartphones (pensiamo al Treo, venduto da Verizon allo stesso prezzo attuale dell’iPhone) orientati alla navigazione e all’invio di posta elettronica.
Il recentissimo addio al progetto Foleo, dettato per concentrarsi maggiormente proprio sullo sviluppo degli smartphones, rende l’idea di quanto Palm punti sui suoi “telefoni intelligenti”.
Un iPhone meno costoso potrebbe rallentare ulteriormente le vendite degli apparati Palm; una possibile risposta della società , secondo Lawrence Harris di Oppenheimer, potrebbe essere quella di spingere maggiormente i prodotti più economici, come ad esempio il Centro.
Aprendo una doverosa parentesi, alcuni analisti sono dell’idea che le vendite di iPhone, per quanto voluminose, non siano in grado di erodere quote significative dai più grossi marchi di telefonia mobile.
Per queste ragioni Nokia, Samsung ed LG sono considerati “immuni” all’abbassamento del prezzo dell’iPhone, visto il loro ampio catalogo di prodotti, capaci a coprire innumerevoli fasce di mercato.
D’altro canto, iPhone ha un ben preciso target commerciale e va ad affiancarsi a prodotti che potrebbero soffrirne. Viene subito in mente il nuovo RAZR2 di Motorola, cellulare al quale è stato attribuito l’arduo compito di replicare i successi del predecessore.
Nonostante il RAZR2 costi sempre 100 dollari in meno di un iPhone, il cellulare di Cupertino è sicuramente un prodotto molto più fresco e di maggior appeal.
Motorola già da mesi si trova in difficoltà , non essendo ancora riuscita a rinvigorire una line-up abbastanza stanca ed esausta, che continua a battere un po’ troppo un ferro (il RAZR) ormai non più così caldo.
Gli investitori si aspettano che il marchio statunitense inizi ad impegnarsi anch’esso sulle tecnologie touch screen, contando su un nuovo prodotto più all’avanguardia e al passo con le attuali tendenze lanciate dal telefonino di Steve Jobs.
Forse intimorito dagli ultimi sviluppi, il Chief Financial Officer di Motorola Tom Meredith, dopo aver lodato il multitouch dell’iPhone, ha dichiarato mercoledì scorso che, se l’interesse verso la tecnologia continuasse a dimostrarsi alto, l’azienda “potrebbe decidere di impegnarsi verso il touch screen”.
Dichiarazione che simboleggia un (parziale, visto ancora il condizionale) dietrofront di Motorola, che si era precedentemente detta non interessata ai sistemi sensibili al tocco perchè meno “user friendly” rispetto ai tastierini fisici.
Venerdì si terrà un’assemblea degli investitori per discutere i futuri piani strategici della società di Tom Meredith e non si escludono annunci dell’ultimo minuto.
