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iPhone 3G, la recensione di Macitynet

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Non siamo impazziti e non è neppure saltato l’ordine temporale del nostro database: semplicemente a 10 anni di distanza dal giorno suo lancio abbiamo voluto riproporvi la nostra recensione di iPhone 3G: il primo modello di iPhone arrivato in Italia che ricevemmo in anteprima insieme ad altre 7 testate italiane nell’estate del 2008.

10 anni non sono pochi e alcune delle nostre considerazioni potranno sembrare ingenue ma lo stupore di fronte ad un oggetto di quella classe che avevamo già sperimentato con il modello originale mai “ufficialmente” lanciato in Italia era reale come era grande l’attesa che aveva portato tantissimi utenti ad attendere il lancio in tutta Italia fin dalla mezzanotte.

La recensione pone in risalto funzioni che ormai fanno parte della nostra vita quotidiana e che neanche più valutiamo straordinarie come al tempo: foto georeferenziate, navigazione mobile su siti non del tutto ottimizzati ma con trucchi che ne permettevano la fruizione. Oggi il mondo del web e delle app ha ribaltato quasi del tutto il vecchio paradigma e siti, modalità di interazione nascono prima di tutto avendo in mente il piccolo schermo di un cellulare e una buona parte della popolazione non ha neppure avuto modo di utilizzare un computer desktop o portatile per compiere quelle che 10 fare erano operazioni impossibili da compiere su un dispositivo tascabile.

A iPhone e ad iPhone 3G per il nostro paese va il merito di avere iniziato una rivoluzione che è ancora in corso e la responsabilità di essere diventato il paradigma del bene e del male che la nostra vita ormai da smartphone-dipendenti porta con se.

iPhone 3G, la recensione di Macitynet
Ecco finalmente la confezione del nuovo iPhone 3G. Praticamente identica a quella del modello precedente, solo un poco meno alta e con ben in vista la dicitura 3G. La schermata riprodotta nella parte superiore ovviamente include la nuova icona di iTunes e quella di App Store.

Recensione iPhone 3G 

di Fabrizio Frattini, Settimio Perlini e Daniele Piccinelli

Come funziona? Si naviga bene? àˆ sbloccato? Il Gps è veloce? Come si accende? Che cosa c’è di nuovo? Per rispondere a tutte queste domande Macitynet sta lavorando da una settimana, da quando ha avuto la possibilità  di mettere le mani sul telefono per dare il via a quella che, pensiamo, sia al momento in cui leggete queste righe la più approfondita recensione su scala mondiale del telefono di Apple.

Nel nostro articolo, frutto di diversi giorni di prove sul campo con le schede operatore di tutti e quattro i principali gestori di telefonia mobile italiano, troverete dati, numeri, impressioni di utilizzo. Abbiamo testato iPhone come browser per Internet, come strumento per la posta, abbiamo verificato la velocità  delle reti e il peso di sessioni di navigazione. Ovviamente abbiamo anche scattato moltissime immagini dell’iPhone da solo, a confronto con il vecchio modello e delle schermate di funzionamento. In tutto si tratta di sei pagine con decine di foto, una guida prima ancora che un test, che serve ad introdurre alla conoscenza del telefono più desiderato del momento, utile sia a chi l’iPhone lo conosce già , sia a chi non sa ancora bene che cosa sia, sia a chi ha già  deciso di comprarlo, sia a chi sta ancora cercando di capire se davvero gli sarà  utile.

Abbiamo lavorato molto, giorno e notte, per realizzare questo servizio avendo in testa l’ambizione di mettere a disposizione dei nostri lettori qualche cosa di unico su tutto il web e in anteprima, una nuova prova del nostro impegno e dell’affetto che proviamo per chi legge il nostro sito contribuendo a farlo essere quello che è oggi.

Primo contatto, dettagli di design, confronto con iPhone Edge

Eccolo finalmente.
Agognato e bramato, inseguito, desiderato al punto da fare ogni sorta di follia per averlo anche comprarlo in versione americana al doppio del prezzo, l’iPhone è qui.
Da oggi è in vendita nei principali negozi di Tim e di Vodafone in Italia e presto sarà anche nelle case, sulle scrivanie nelle mani di tantissimi Italiani.
Macitynet ha potuto provare in anteprima l’iPhone 3G per alcuni giorni, verificandone le funzioni e alcune delle principali novità.
In queste pagine presentiamo, oltre che una galleria fotografica con i dettagli costruttivi e l’inevitabile confronto con il precedente modello, le impressioni che sono derivate dal primo contatto con il cellulare.

Spostiamo lo smartphone per accedere al contenuto della confezione. Il piccolo depliant sulle funzioni e il libretto della garanzia si trovano nella confezione visibile a sinistra, su sui e’ posizionato anche l’accessorio appuntito che serve per estrarre piu’ agevolmente la SIM card. Nella scatola a destra sono visibili l’auricolare stereo con microfono e il cavo Dock-USB, entrambi avvolti e plastificati. Nella confezione ricevuta in anteprima da Macity per la prova era assente l’alimentatore di corrente esterno. Rispetto al modello Edge e’ stato eliminato il Dock che e’ ora disponibile come opzione a pagamento.Il nostro tentativo è stato quello di mettere nel mirino principalmente le novità hardware e software di iPhone, cercando di modulare la nostra prova, più che come un test tecnico, come una simulazione di vista vissuta, ovvero come una sorta di giro di prova che possa dare risposte precise alle principali domande sia di ci conosce il vecchio iPhone ma vuole sapere in che cosa si distingue da quello nuovo, sia di chi è stato incuriosito dal rumore mediatico sollevato dal telefono di Apple e vuole capire che cosa ci sia di tanto diverso e rilevante in un telefonino rispetto alla concorrenza.

La prima presa di contatto

L’iPhone 3G è custodito in una scatola che, come molti degli imballi di Apple, è davvero molto curata. Due pezzi che si incastrano perfettamente; immagine lucida con iPhone su fondo opaco e una scritta 3G sui lati. All’interno si nota nel “cielo” della parte superiore della scatola una spugnetta che fa da imbottitura. Il telefono appare nel suo alloggiamento plastico (nero).

Al di sotto l’essenzialissimo manuale d’istruzioni in una sorta di bustina che rivela anche la spalletta per la rimozione della scheda Sim (una novità di questa edizione dovuta al fatto che la sostituzione è legittima e utile visto che il telefono è sbloccato). Più sotto ancora gli accessori: cuffie simili a quelle di iPod (con microfono e bottone per la chiamata), alimentatore e cavetto per la connessione al computer.

Una volta preso in mano l’iPhone dimostra di essere molto azzeccato dal punto di vista ergonomico. Si impugna meglio dell’iPhone precedente anche se dà l’impressione di essere più spesso.

Si tratta dell’effetto bombato conferito al case che nasconde (probabilmente) una batteria più potente e una circuiteria modificata.

Nessuna traccia di antenna (sono tutte annegate, compresa quella per il GPS che è nel bordino della macchina fotografica, in vari dettagli costruitivi); assemblaggio perfetto e accuratissimo, materiali di qualità.

Si notano due viti sul fondo (forse per la rimozione della parte posteriore) e due griglie. Si tratta dell’altoparlante per il viva voce e del microfono. Un’altra griglia metallica è posta in corrispondenza dell’auricolare da cui esce l’audio delle chiamate. La scelta di grigliette metalliche è una novità. Il retro è, come noto, in plastica lucida con una mela a specchio.

L’impressione è che il materiale plastico al posto del metallo della prima edizione, pur migliorando la ricezione, renda l’iPhone più soggetto a graffi. Certamente è più colpito dagli effetti del grasso delle mani che lasciano visibili tracce nella manipolazione, pari quanto a quelle che lasciano (in complicità con le orecchie) sulla parte frontale.

Il materiale plastico sul retro determina anche una sensazione di calore superiore a quella del precedente iPhone dopo un certo periodo di funzionamento. Sia questo perché il nuovo modello scalda realmente di più o sia perché il metallo disperde maggiormente il calore interno, è difficile da dire. Sta di fatto che dopo una telefonata di qualche minuto o una navigazione un po’ intensiva, si sente chiaramente il calore sul palmo della mano.


Dettagli di design iPhone bianco – confronto con iPod touch

Proseguiamo la nostra recensione di iPhone 3G con un confronto estestico e dimensionale tra iPhone 3G in versione bianca (disponibile solo con memoria da 16 GB) e iPod touch.
Vedremo tutte le differenze di forma e funzione dei due dispositivi digitali di Apple.
Vi ricordiamo che iPod touch, oltre a non avere la “radio” cellulare e il ricevitore GPS e il modulo bluetooth, non di dispone di microfono e altoparlante integrato, non ha i controlli esterni di volume e di mute e la cuffia in dotazione non replica i comandi di avanzamento, mute e ovviamente non è dotata di microfono.
Per il resto iPod touch può funzionare con la quasi totalità della applicazioni di App Store, posta / mobile me/ wi-fi / iPod Widescreen ed arriva alla rispettabile capacità di memoria di 32 GB.

Vedremo comunque i dettagli in una imminente recensione di iPod touch a confronto anche con gli altri modelli iPod di Apple.

ll collegamento ad iTunes

iPhone deve essere collegato ad iTunes (versione 7.7) per essere messo in funzione. La connessione è frutto di un sistema di abbinamento della scheda Sim con il cellulare stesso. La procedura è molto semplice ed è invocata dall’iPhone stesso che mostra il cavo e la connessione al computer.

Oltre che semplice è anche rapida; bastano pochi secondi per abilitare il cellulare ed essere pronti per navigare e telefonare. Tutti i settaggi vengono compiuti dalla scheda Sim che si occupa di creare anche i parametri per la connessione.

A noi non resta che scegliere che cosa sincronizzare del nostro computer con iPhone. Si possono portare calendari, le librerie musicali e i film di iTunes, i bookmarks, gli indirizzi le fotografie. Tutto comunque è molto semplice e diretto.

iTunes, lo ricordiamo, è indispensabile per qualunque operazione di interfacciamento del telefono con il Mac o il PC. iPhone non ha al momento profili Bluetooth diversi da quello delle cuffie (niente scambio di file via wireless), né la possibilità di operare come disco flash (al contrario di iPod).

Per mettere file diversi da quelli previsti da iTunes si deve usare la posta elettronica. iPhone legge i documenti di Office e quelli di iWork oltre che i file in PDF

La procedura di sincronizzazione è piuttosto veloce e anche la copia di file è rapida, siano questi file musicali che video. Tutto questo sistema non è certamente oscuro a chi ha un iPod, ma anche i novizi non si troveranno a disagio.

In questa fase il nostro iPhone ha assunto anche la lingua italiana (in precedenza era interamente in Inglese) e guadagnato alcuni settaggi (come quelli internazionali) che prima di essere connesso non aveva. Non ci è chiaro se questo è accaduto unicamente per il nostro iPhone (che era un preserie) e se anche i telefoni venduti nei negozi dovranno essere connessi per avere l’interfaccia italiana.

iPhone 3G, la recensione di Macitynet

Lo schermo

La qualità dello schermo, già eccellente nel modello precedente, sembra addirittura migliorata. Il colore nero e il colore bianco sono decisamente netti e definiti; le tonalità e la risoluzione sono al di là di ogni immaginazione per un telefono. Lo schermo è persino più luminoso, e non in maniera irrilevante, rispetto all’iPhone Edge. L’effetto è che immagini in movimento, foto e l’interfaccia sono di altissima qualità. La sensibilità al tocco è ottima, come ottima è anche la precisione nella rilevazione dei gesti (come noto l’iPhone interpreta il tocco a dita multiple).

Lo schermo di iPhone, anche questo è noto, si orienta a seconda di come si tiene il telefono; in orizzontale o in verticale. Questo avviene con una certa rapidità, anche se in alcuni casi si deve insistere un po’ perché il telefono percepisce il movimento quando l’accelerazione raggiunge una certa spinta.

iPhone 3G, la recensione di Macitynet
A sinistra il modello EDGE e a destra il nuovo iPhone 3G. In questa immagine si nota un leggero incremento nelle dimensioni dei bordi ai due lati dello schermo: praticamente a filo con lo chassis nel modello precedente, invece un poco piu’ accentuati nel nuovo terminale. Per confrontare le qualita’ dei due schermi abbiamo aumentato al massimo la luminosita’.

I Settaggi

Il settaggio è ridotto al minimo. Se si è usato il computer saranno stati creati indirizzi di posta, segnalibro, rubrica indirizzi esattamente come sono sul desktop. In caso contrario si doverà procedere manualmente, ma i passaggi sono pochi (un indirizzo di posta elettronica si crea in poche battute)

La tastiera virtuale

L’iPhone è privo di tastiera meccanica e usa una tastiera virtuale. I dubbi che possono sorgere in merito sono giustificati unicamente dal fatto che, al contrario di una tastiera meccanica, non si può rispondere o fare chiamate senza guardare o dando solo una distratta occhiata. Le difficoltà nella digitazione sono relative perché guardando la tastiera diventa piuttosto naturale scrivere senza sbagliare grazie all’alto “quoziente intellettivo” della tastiera stessa. Da notare che è possibile selezionare anche diversi tipi di tastiere in varie lingue, come diverse sono le lingue dell’interfaccia.

È ovviamente presente un dizionario italiano con l’autocorrezione di molti termini; il concetto è molto più simile a quello del correttore di Word che a quello del T9 famigliare agli utenti dei telefoni, visto che è in grado di modificare una parola anche quando arriva al termine della stessa.

LE APPLICAZIONI

Le applicazioni standard sono quelle che tutti conoscono. Non ci soffermeremo a descriverle nel dettaglio, limitandoci a puntare l’attenzione su alcuni elementi essenziali.

Safari crea le pagine esattamente come esse si vedono su un computer portatile o da casa (solo la velocità del rendering, per evidenti e comprensibili limiti del processore, è meno soddisfacente). Il sistema di bookmarks è efficiente, anche se non del tutto naturale (non essendoci un menù a discesa si deve in pratica attivare una secondo schermata), intelligente l’idea di conservare varie pagine aperte per poterle scorrere. Si apprezzano anche alcune finezze come l’ingrandimento automatico quando si seleziona un campo di testo o l’apparizione di una sorta di rullo sempre ingrandito (con tanto di effetto ombra) quando si passa su un pop up. Efficiente l’ingrandimento “a pizzico” e molto fluido lo spostamento della pagina con il trascinamento.

Anche Mail presenta la visione tipica di un programma per computer.
Chi è abituato alla posta essenziale del Blackberry resterà stupito nel vedere l’interpretazione del codice HTML e la perfetta visione degli attach.
Ci sono però anche alcuni limiti; il principale a nostro avviso è il fatto che non sia possibile disabilitare di default il download degli allegati né si capisca leggendo le intestazioni quanto sia grande un certo messaggio in html e/o con documenti embedded.

Questo è molto pericoloso perché si possono aprire e scaricare file anche molto grandi ma magari inutili che vanno ad incidere sulla quota mensile di dati.

Un utente inesperto, ad esempio, potrebbe non avere idea di quanto pesi sulla sua quota mensile un certo allegato e scaricarlo andando ad incidere pesantemente su di essa. Un altro problema si pone se il telefono finisce in mano ad un amico o ad un bambino o se si tratta di un telefono aziendale.

Oltre a questo l’interfaccia non è molto affinata; ad esempio ci sono click multipli da fare per svolgere un compito (sarebbe ad esempio preferibile avere un’unica cartella all’interno della quale vedere i messaggi di tutti gli account invece che costringere ad aprire una cartella per ciascun account), sarebbe auspicabile un filtro per suddividerli automaticamente, una barra di avanzamento per verificare lo stato di progressione dello scaricamento (ed eventualmente bloccarla senza stoppare l’applicazione), informazioni sulle dimensioni di un messaggio che si sta ricevendo, un pulsante di stop nel caso il messaggio sia troppo grande e ci stia impiegando troppo nel recupero.

Tutto questo o è presente o non serve nei Blackberry il cui sistema di messaggistica, per quanto apparentemente più rudimentale dal punto di vista grafico, in realtà è molto più flessibile e pratico da usare su un dispositivo portatile.
Questo è forse frutto delle limitazioni tecniche dell’hardware di Rim (schermo più piccolo, tastiera meccanica, velocità di rete che in parte dei dispositivi è ancora Edge) ma che alla fine risulta più essenziale ma anche più pratico.
Solo per fare un esempio, per leggere un messaggio di posta sul Blackberry spesso non serve neppure fare click; l’ultimo messaggio viene aperto automaticamente. Per accedere ad un messaggio archiviato, di qualunque casella, basta entrare in una cartella e fare click.

Per non parlare del fatto che il Blackberry di default non scarica gli attach e riduce al minimo le dimensioni di un messaggio eliminando grafica ed Html; se questo rende meno graficamente accattivante l’uso della posta (qualche volta persino difficile da leggere), se si cerca l’efficienza e la velocità, si è di fronte ad un vantaggio innegabile.

È possibile che con il lancio di App Store arriveranno nuovi strumenti per migliorare il funzionamento di mail o addirittura un client di posta elettronica alternativo. Se così sarà a beneficiarne sarà l’intero assetto della messaggistica di iPhone.

Detto questo, per annotare alcune delle novità, si deve segnalare che in Mail sono presenti bottoni per settare rapidamente i principali servizi di posta oltre che gli indirizzi residenti su Microsoft Exchange. Non abbiamo testato né Exchange, né la posta in push di MobileMe perché non attiva nel momento in cui abbiamo svolto la nostra prova.
In futuro testeremo anche MobileMe, soprattutto per verificare il peso che ha sul funzionamento dell’iPhone dal punto di vista del calcolo e il carico che impone in termini di trasferimento dati.

Per quanto riguarda iTunes c’è poco da dire se non che il funzionamento è simile a quello di un iPod. Sparisce, come è ovvio visto la totale occupazione della parte frontale con il display, la click wheel e si conferisce grande rilevanza alla parte visuale con controlli sulle copertine, coverflow e bottoni che animano l’interfaccia.

La parte dedicata ai film e ai podcast opera allo stesso modo della parte musicale. La qualità di visione dei film è davvero eccezionale; si puà godere di un due ore di spettacolo senza percepire la sensazione di affaticamento che si avrebbe di fronte a dispositivi con schermi di minore qualità.

In iPhone ci sono poi i conosciuti widget per il METEO, il Calcolatore (che ora diventa scientifico semplicemente orientando diversamente iPhone), uno per la borsa, l’orologio, un accesso a file di YouTube, il calendario, un blocco note, la galleria fotografica, l’applicazione per la macchina fotografica.
Ci sono anche iTunes Store (che però funziona solo via Wifi) e il bottone per accedere ad App Store.

App Store

I nostri test su App Store sono stati limitati. Il servizio è stato attivato solo nella mattinata di giovedì, quando questa recensione era in gran parte già compilata. Il sistema però appare eccellente fin da questa prima implementazione. I programmi si possono scaricare via iTunes e sincronizzare o prendere su rete Wifi o su rete cellulare (esistono limiti di dimensioni, onde non incorrere in brutte sorprese nel conto telefonico, per quanto riguarda la rete cellulare). Al momento in cui scriviamo il numero di applicazioni disponibili è molto grande. La loro installazione è facilissima, quanto caricare una canzone di iTunes. La rimozione avviene sempre via iTunes.

Telefono – connessioni ad alta velocità e test

Il telefono

iPhone funziona, ovviamente, anche come telefono. Come ovvio, anche la tastiera del telefono è virtuale, i bottoni con i numeri sono piuttosto grandi e qui è molto difficile sbagliare a premerne uno. Ci si deve solo abituare allo schermo touch che conferisce una diversa sensazione rispetto alla tastiera meccanica.

Sono presenti tutte le principali funzioni di un telefono tradizionale: chiamate perse, chiamate fatte, durata. Si può facilmente richiamare un numero, basta sfiorarlo nell’elenco. In generale però va detto che se si è abituati alla semplicità di un telefono normale, magari ad un Nokia con il suo sistema operativo Symbian, ci si trova non del tutto a proprio agio, almeno all’inizio. In genere si ha la sensazione che ci vogliano più contorsioni per fare quel che si desidera e di avere a che fare con qualche cosa di meno intuitivo di un telefono tradizionale. Ma questo probabilmente deriva dal fatto che ciascuno di noi è abituato fin dall’infanzia ad usare una tastiera fisica.

Per quanto riguarda il suono è buono. I tasti per il volume funzionano molto bene e modulano perfettamente l’audio. Ottimo anche il viva voce integrato.

La gestione della rete, almeno nella nostra prova, è apparsa in qualche caso un po’ difficoltosa. La sensibilità nella ricezione sembra oscillare e comunque inferiore, anche se di poco, rispetto ad un Blackberry o ad un Nokia che avevamo a disposizione. Il problema principale sembra essere l’handover tra 3G e reti tradizionali. In particolare abbiamo verificato, mentre andavamo in automobile, che nel passaggio da Edge a 3G l’iPhone si è “confuso” restando senza rete per alcuni minuti mentre gli altri telefoni erano regolarmente operativi, dopo avere impiegato molto meno a riagganciare la rete. In interni l’iPhone ha gli stessi problemi che hanno gli altri cellulari 3G, con il campo che precipita di due o tre tacche semplicemente entrando da una porta; si tratta una ben nota riluttanza delle reti di terza generazione all’uso in interni.

Per quanto riguarda la capacità di mantenere la linea possiamo dire che l’iPhone è sembrato più schizzinoso di altri telefoni di nostro abituale utilizzo. In alcuni punti che ci sono ben noti per campo non eccellente e dove gli altri cellulari si limitano a trasmettere la voce distorta, l’iPhone ha perso la il contatto con il nostro interlocutore, anche se il campo era ancora presente benché a livello minimo. L’iPhone ha avuto qqualche difficoltà anche a resuscitare la linea (persa la comunicazione abbiamo dovuto attendere qualche secondo che l’iPhone si risvegliasse). Il tutto sempre con il 3G; in Edge sempre con iPhone questi problemi non ci son apparsi così evidenti.

È bene però precisare, come facciamo altrove per la navigazione, che non tutte le celle sono create uguali e che ci sono decine di variabili ad incidere sulla qualità del segnale e la capacità di un telefono di fare fronte ad esse. In ogni caso molto probabilmente gli ingegneri di Apple sembra che sotto questo aspetto hanno ancora del lavoro da fare, forse non a caso vista l’inesperienza nel settore da parte di Cupertino, ultima arrivata nel campo della telefonia e delle reti cellulari vere e proprie.

Collegamento 3G

Il primo iPhone che sbarca nel nostro paese è dotato di tecnologia 3G-UMTS in grado di gestire collegamenti dei dati tramite il protocollo HSDPA fino alla velocità massima di 7,2 Mbps a seconda della disponibilità del segnale nella zona in cui ci troviamo e delle condizioni della rete.
Questo in pratica significa che con il nuovo iPhone è possibile parlare al telefono mentre lo smartphone si occupa di scaricare o inviare la posta elettronica oppure, ancora, di effettuare una telefonata mentre iPhone scarica la mappa della zona in cui ci troviamo.

La velocità di collegamento a Internet risulterà massima quando utilizziamo iPhone in un centro abitato: maggiori sono le dimensioni del centro, tanto più probabile che sia disponibile un collegamento UMTS-HSDPA.

In questa situazione iPhone 3G lavora alla massima velocità disponibile pari a 7,2 Mbps, una velocità di collegamento molto simile a quella oggi offerta dai collegamenti ADSL tramite linea telefonica.

Gli indici di prestazioni comunicati da Apple indicano una velocità 2,4 volte superiore di iPhone 3G rispetto alla tecnologia di navigazione EDGE, integrata nel modello precedente di iPhone commercializzato negli Stati Uniti, in Regno Unito, Francia e Germania.
Quando le condizioni della rete cellulare sono ottimali, vale a dire pieno campo 3G-UMTS e HSDPA e poco traffico di rete sulle celle a cui siamo collegati, iPhone 3G è in grado di scaricare una pagina complessa del Web, ricca di immagini e animazioni, in solamente 20 secondi, meno della metà del tempo rispetto al precedente iPhone, pari a 48 secondi.

Dalle prove eseguite da Macitynet possiamo confermare le prestazioni dichiarate da Apple, anche se occorre sempre tenere presente, che, come per la voce, le condizioni della rete cellulare e la posizione in cui ci troviamo influiscono sensibilmente sulle prestazioni dati. Così se per esempio ci troviamo in aperta campagna e la rete 3G-HSDPA non è disponibile, iPhone è progettato per collegarsi automaticamente alla rete più veloce disponibile. In questo caso è possibile che iPhone si colleghi al Web tramite EDGE o, se anche questo non fosse disponibile, tramite collegamento GPRS. Man mano che passiamo a una tecnologia dati meno efficiente, vedremo diminuire le prestazioni di collegamento, con un conseguente incremento nei tempi necessari per portare a termine l’operazione.

Test in movimento

Durante le prove eseguite da Macitynet iPhone 3G, come accennato poco sopra e questo ha influito sul download dati. A parziale discolpa dello smartphone, va precisato che si trattava di una condizione di utilizzo particolare e impegnativa: in aperta campagna e viaggiando in auto. Per sfruttare appieno le prestazioni dello scambio dati 3G-HSDPA, come in precedenza accennato, la condizione ottimale è una posizione ferma e in un centro cittadino. In questa prova iPhone 3G ha confermato le prestazioni dichiarate da Apple: anche le pagine Web più complesse vengono scaricate in tempi ragionevoli e del tutto paragonabili alle linee ADSL oggi disponibili.

Grazie alla tecnologia 3G-UMTS e HSDPA chi si muove spesso per lavoro o nel tempo libero e in tutte quelle occasioni in cui non abbiamo a disposizione un computer e linea ADSL, iPhone rappresenta una delle migliori soluzioni oggi in commercio per avere accesso alla posta elettronica e alle risorse di Internet.

CONFRONTO CON BLACKBERRY

Fin dalla sua comparsa negli Stati Uniti, iPhone è stato spesso paragonato ai terminali BlackBerry, molto famosi e apprezzati in ambito aziendale e business grazie alle funzioni di gestione avanzata della posta elettronica Push (di cui abbiamo già detto), ma anche grazie a una serie di funzioni e di ottimizzazione eseguite dai server RIM.

In sintesi i terminali BlackBerry che per la maggior parte dei modelli sfruttano collegamenti più lenti GPRS ed EDGE, sono in grado di offrire una navigazione Internet più veloce ed efficiente proprio grazie al lavoro dei server che richiedono per noi la pagina indicata, l’alleggeriscono e l’adattano allo schermo del terminale BlackBerry utilizzato, infine spediscono rapidamente piccoli pacchetti di dati verso lo smartphone. I livelli incredibilmente elevati dei servizi RIM offrono una esperienza di accesso al Web impossibile da ottenere persino sui più veloci smartphone con accesso 3G e UMTS.

Per quanto riguarda il confronto con iPhone 3G i dettagli fondamentali sono due: l’esperienza di navigazione e la velocità di navigazione rispetto alla soluzione RIM.

Le incredibili prestazioni raggiunte e offerte dalla soluzione RIM, grazie al lavoro in combinata tra smartphone e server, permettono di accedere in modo molto pratico a tutte le informazioni contenute nella pagine Internet, immagini comprese, ma il formato e la struttura della pagina Web originaria è persa. Sul piccolo schermo dei terminali BlackBerry la pagina Internet originale è trasformata in un lungo elenco di elementi che possiamo scorrere dall’alto verso il basso e viceversa, ma senza mai dover ricorrere al fastidioso scorrimento orizzontale.
Così la navigazione con BlackBerry risulta estremamente pratica e veloce, perfetta per il lavoro e per accedere alle informazioni, poco o nulla badando al formato delle pagine Web.

iPhone 3G si trova all’estremo opposto: grazie alla tecnologia HSDPA la navigazione risulta veloce nelle zone servite da questa tecnologia, ma teniamo presente che la velocità di download risulta inferiore in generale ai terminali BlackBerry, stesso discorso per la velocità di rendering delle pagine Web sullo schermo. La spiegazione è semplice: innanzitutto iPhone 3G non dispone di un server che scarica e alleggerisce le pagine Internet prima di inviarle al terminale dell’utente.

iPhone 3G offre una delle esperienze di navigazione migliori, per i dispositivi tascabili, proprio perché scarica la pagina Web originale e integrale, nello stesso formato e con le stesse dimensioni che avremmo a disposizione se utilizzassimo un Mac o un PC. iPhone e anche iPod touch, che utilizza la stessa interfaccia, sono tra i dispositivi tascabili più amati e più riusciti quando si parla di navigazione Web, proprio perché visualizzano la pagina Internet così come è stata pensata e realizzata.

La facilità di accesso e consultazione poi è assicurata dal controllo multi-touch, che con le dita e senza dover ricorrere a stilo e pennini vari, permette un controllo perfetto senza alcun strumento ausiliario. Il prezzo che occorre pagare per disporre di una esperienza Web tascabile senza precedenti. è una velocità inferiore per il download delle pagine e poi anche per il rendering delle stesse su schermo su cui influisce sicuramente anche la velocità del processore.

Per queste ragioni chi necessita di accedere al Web per lavoro, la soluzione RIM-BlackBerry rappresenta la scelta più pratica, questo quando il formato e la visualizzazione originale delle informazioni non sia fondamentale. in tutti gli altri casi, vale a dire l’accesso al Web per il tempo libero e soprattutto quando la struttura della pagina e la visualizzazione originale sono importanti, allora iPhone 3G rappresenta il non plus ultra in fatto di navigazione.

3G contro EDGE

Macitynet ha messo a confronto Edge e 3G. Prima dei risultati, la solita premessa: le condizioni della rete sono variabili e dipendono da fattori che spesso sfuggono al nostro controllo (disturbi elettrici, carico della cella, ricezione all’interno di un edificio, ad esempio). Questa è probabilmente la ragione perché in alcune prove eseguite da Macitynet la prima generazione di iPhone con tecnologia EDGE ha superato in download e nel rendering delle pagine le prestazioni del nuovo iPhone 3G, caricando gli stessi siti in contemporanea e, per tutti e due gli operatori utiizzati, al massimo del segnale di campo. Questo ovviamente non significa che il vecchio iPhone è più veloce del nuovo modello.

Non a caso la stessa prova-confronto eseguita a poche ore di distanza tra iPhone EDGE e iPhone 3G ha dato risultati completamente opposti, semplicemente cambiano il luogo di test. Nella nuova sessione iPhone 3G ha superato il modello precedente in tutte le prove di download: la condizione di utilizzo era favorevole al modello EDGE con il campo pieno e solo 3 o 4 tacche per il segnale di iPhone 3G. Ciò nonostante la velocità di navigazione e anche del rendering è risultata decisamente superiore, come è logico attendersi, per il nuovo iPhone.

3G, EDGE e Wi-Fi velocità in numeri

Per completare le prove di velocità relative alla navigazione e al trasferimento dei dati lci siamo avvalsi del sito web www.inetworktest.com/iphone_content che, oltre ai test di velocità per computer disponibili in home page, offre nella sottopagina indicata uno strumento per misurare la velocità del trasferimento dati con tutti gli iPhone di prima e nuova generazione.

Qui oltre che i problemi di rete entrano in gioco anche altri fattori come la distanza del server, il traffico dati sul Web. Ciò nonostante gli indici ottenuti con inetworktest confermano le maggiori prestazioni del nuovo iPhone 3G. Nelle diverse prove eseguite il nuovo iPhone ha registrato scambi di dati con valori sempre superiori ai 350 Kbps, in alcuni casi raggiungendo punte massime di 560 Kbps e anche 640 Kbps.

Teniamo presente che questi valori sono stati registrati (e anche fotografati e visibili nelle gallerie realizzate da Macitynet) utilizzando un collegamento dati 3G UMTS con TIM, Vodafone ma anche con altri operatori mobile italiani.

Così pur con tutte le cautele di una prova eseguita su Web, inetworktest ha confermato il rapporto di prestazioni superiori di iPhone 3G rispetto a iPhone EDGE. In quest’ultimo caso infatti la velocità dei dati ottenuta è sempre stata compresa tra i 140 e i 190 Kbps, prestazioni in linea con le specifiche della tecnologia EDGE. Infine, per quanto riguarda le prestazioni della navigazione tramite Wi-Fi, i risultati ottenuti si avvicinano alle prestazioni disponibili sulle reti cellulari 3G-UMTS, con velocità nell’ordine dei 300 e dei 400 Kbps.

Navigando IN MEGABYTES

Ancora prima che iPhone 3G fosse disponibile nei negozi in molti paesi si sono accese infinite diatribe tra utenti e operatori mobile per quanto riguarda gli abbonamenti e in modo particolare i limiti massimi di traffico dati. La redazione di Macitynet ha deciso così di realizzare una prova di utilizzo della Rete: una navigazione quanto più possibile reale registrando l’ammontare di dati generato visitando i più importanti e frequentati siti nostrani e non.

Per eseguire questa simulazione di utilizzo reale abbiamo scelto 10 siti Web: Corriere.it, Repubblica, Rai, Macitynet, Google New Italia, eBay, Gazzetta dello Sport, Trenitalia, Ansa e ilmeteo.it.

Si tratta di importanti siti di informazione, apprezzati per contenuti ricchi e aggiornati di frequente, ancora di siti che offrono servizi di informazioni o di acquisto molto utilizzati dal popolo della Rete.

Non ci siamo limitati al caricamento della home page: per ogni sito abbiamo esplorato la pagina iniziale alla ricerca delle notizie più rilevanti, infine per ogni sito abbiamo scelto almeno due articoli che abbiamo aperto per leggerli in dettaglio.

Stesso discorso per i siti di servizi come eBay, IlMeteo.it e anche Trenitalia in cui abbiamo eseguito alcune ricerche, entrando nella pagina personale, verificando gli orari di un viaggio, osservando le previsioni meteo della nostra zona. A completamento della prova di navigazione abbiamo anche eseguito 10 ricerche utilizzando Google: non quello integrato nel browser Safari di iPhone ma accedendo direttamente alla pagina Web www.google.it, già ottimizzata per iPhone.

La quantità di dati scaricata è stata di 15,2 MB mentre i dati inviati solamente di 476 KB per una navigazione che ci ha impegnati per poco più di mezz’ora. Anche se con Mac e PC è possibile navigare per molto più tempo, mezz’ora piena di pura navigazione con iPhone non è poco. Impugnando lo smartphone, inserendo indirizzi e ricerche con la tastiera virtuale, aumentando e riducendo la visuale il tutto con le dita di una sola mano è un’operazione che impegna e fa lavorare le articolazioni in modo diverso e superiore rispetto a mouse, tastiera o touchpad.

Quello che qui importa sottolinea è che i 15 MB di traffico della nostra navigazione corrispondono oggi a metà del totale quotidiano offerto da TIM (30 MB appunto), mentre moltiplicando per 7 giorni otteniamo un totale di 105 MB che devono essere confrontati ai 150 MB di limite massimo settimanale offerto da Vodafone. Per il confronto mensile invece otteniamo 450 MB di navigazione, se effettuata tutti i giorni, contro i 600 MB totali compresi nell’abbonamento. A questo punto la differenza risiede nella quantità di mail e di allegati, molto diversa da utente a utente e nell’eventuale uso di applicazioni che consumano dati o nel download di applicazioni da App Store.

GPS e foto georeferenziate

RICEVITORE GPS
Tra le novità più rilevanti di iPhone 3G spicca la presenza del ricevitore satellitare GPS, più precisamente della tecnologia di localizzazione A-GPS. Questo significa che il nuovo iPhone è in grado di rilevare l’esatta posizione geografica del dispositivo e quindi di determinare la posizione dell’utente sfruttando sia la rete cellulare, sia i satelliti GPS. Ricordiamo però che come il precedente modello EDGE, il nuovo iPhone permette di determinare la posizione anche all’interno di edifici e dove il segnale GPS non è disponibile sfruttando una tecnologia proprietaria sviluppata da Skyhook. Questa alternativa al GPS sfrutta la triangolazione dei ripetitori Wi-Fi e può funzionare solamente nelle zone che sono state mappate: la copertura è buona per le città americane, purtroppo è limitata e scarsamente disponibile nel nostro Paese. Per questa ragione, e considerando la novità del GPS su iPhone 3G, ci concentreremo nell’esaminare i servizi e le funzioni offerti da quest’ultima soluzione.

NON SOLO MAPPE
Il GPS di iPhone 3G entra in funzione automaticamente quando l’utente lancia l’esecuzione di un programma che ne richiede l’utilizzo, in particolare Mappe incluso di serie nella dotazione dello smartphone, ma anche con il programma Foto che gestisce la fotocamera integrata da 2 megapixel.

Nel caso di Mappe, subito all’avvio, iPhone si collega innanzitutto alla rete cellulare per determinare velocemente la posizione del terminale: questa tecnologia offerta dalla versione A-GPS permette di individuare più rapidamente i satelliti GPS disponibili nella zona in cui ci troviamo.

All’inizio iPhone scarica una mappa dei dintorni localizzando solo approssimativamente la nostra posizione. Un puntino blu è visualizzato sulla mappa, circondando da un cerchio di un blu più chiaro e trasparente che va restringendosi man mano che iPhone riceve informazioni dai satelliti GPS. Se ci troviamo all’aperto o comunque in una zona in cui abbiamo a disposizione una vista cielo sufficientemente libera, iPhone funziona proprio come qualsiasi dispositivo GPS.

Man mano che la precisione della rilevazione aumenta (occorre “agganciare” almeno tre satelliti GPS) lo scarto tra la posizione desunta e quella reale si restringe.
Sullo schermo di Mappe il cerchio che circonda la posizione dell’utente si restringe fino a combaciare con il puntino della posizione quando la localizzazione è avvenuta completamente.

A questo punto iPhone conosce la nostra esatta posizione geografica che può essere utilizzata per calcolare un itinerario dal punto in cui ci troviamo verso qualsiasi destinazione, oppure semplicemente per visualizzare la nostra posizione che cambia e si modifica in tempo reale man mano che ci spostiamo a piedi, in auto o con qualsiasi altro mezzo.

GPS COME FUNZIONA

Diversamente dai navigatori GPS in commercio, costruiti per funzionare come assistenti di guida, iPhone non integra di serie le funzioni tipiche di questi, in modo particolare ricordiamo l’assenza delle indicazioni vocali svolta a svolta e la visualizzazione 3D. Queste devono essere gestire da un programma apposito, assente dalla dotazione di serie.

Così anche se iPhone non può sostituire da subito un GPS per auto, rappresenta una soluzione perfetta per orientarci in città e in zone che non conosciamo, questo sia a piedi che in auto o con altri mezzi.

Nel momento in cui scriviamo, alcuni giorni prima della commercializzazione ufficiale di iPhone 3G, Vodafone ha annunciato che nel mese di settembre è previsto il lancio del programma Vodafone Navigator che rappresenta una soluzione completa di navigazione GPS per dispositivi mobili. L’operatore e i suoi partner stanno realizzando una versione del software che funziona su iPhone.

Quando Vodafone Navigator sarà disponibile offrirà agli utenti iPhone le funzioni assenti di serie e più utili per il GPS, quali le indicazioni vocali svolta a svolta, un ricco database di punti di interesse, compresi autovelox e postazioni di controllo fisse, visualizzazione 3D e così via.
Ricordiamo che sia Mappe, sia Vodafone Navigator non memorizzano su iPhone tutte le mappe disponibili per i rispettivi servizi ma le scaricano man mano da Internet. Mappe sfrutta la cartografia e i servizi di calcolo degli itinerari offerti da Google Maps, mentre Vodafone Navigator richiede un abbonamento annuale per poter essere utilizzato. In entrambi i casi la cartografia che man mano viene scaricata da Internet richiede un collegamento dati con l’operatore mobile: ogni mappa, anche se di piccole dimensioni, rientra nel conteggio dei MB a nostra disposizione su scala mensile o settimanale, a seconda del contratto stipulato.

GPS PROVA SU STRADA

Macitynet ha utilizzato Mappe e iPhone 3G in auto, in un tragitto parte in campagna e parte in città: l’aggancio del segnale grazie all’A-GPS risulta sempre veloce e preciso. Se abbiamo già utilizzato un navigatore satellitare GPS puro, cioè privo di A-GPS, rimaniamo sorpresi dai tempi sorprendentemente brevi necessari per stabilire la nostra posizione esatta. Durante gli spostamenti a piedi e soprattutto in auto iPhone 3G mantiene un collegamento stabile e scarica attraverso la linea dati cellulare disponibile nella zona le mappe del circondario. Dopo un tragitto di circa 20 minuti tra città e campagna, con il download delle piantine, il traffico dati è risultato estremamente contenuto, inferiore ai 300 KB. Ricordiamo che la quantità di dati da scaricare per Mappe aumenta se utilizziamo iPhone in grandi città, dove il livello dei dettagli aumenta considerevolmente rispetto alla campagna.

GLI MANCA SOLO LA PAROLA

Non dobbiamo sottovalutare le funzioni GPS integrate di serie nel nuovo iPhone: anche se non disponiamo delle indicazioni vocali svolta a svolta, numerose funzioni base sono presenti e funzionano egregiamente. Ci stiamo riferendo alla possibilità di calcolare un tragitto dal punto in cui ci troviamo fino a una meta qualsiasi scelta a nostra discrezione. Durante tutte le prove eseguite con iPhone 3G Macitynet ha sempre constato una buona velocità di localizzazione: dal punto individuato poi è possibile inserire un indirizzo o un luogo di interesse e in pochi istanti, tramite il collegamento dati, il servizio di Mappe di Google calcola l’intero percorso creando l’elenco completo delle svolte e delle indicazioni che dobbiamo seguire per raggiungere la nostra meta.

Un’altra funzione molto utile è quella che permette di individuare rapidamente punti di interesse a partire dalla nostra posizione attuale. Invece di inserire un indirizzo o una meta, è sufficiente digitare “pizzeria” o “ristorante” o qualsiasi attività desiderata. Solitamente non occorre nemmeno completare la frase: una volta inseriti i primi caratteri compare un elenco in cui troviamo le principali voci che contengono le prime lettere inserite.

Basta cliccare sulla voce desiderata e iPhone individua in pochi istanti le pizzerie, oppure i ristoranti o qualsiasi altra cosa, che si trova nelle nostre immediate vicinanze. Questa è un’altra utile funzione offerta di serie dai dispositivi GPS stand alone. Quando ci troviamo in una città o in una zona che non conosciamo, se abbiamo iPhone in tasca possiamo trovare subito un benzinaio, un’officina o un hotel inserendo solo poche lettere.

Ma c’è di più: sulla piantina compaiono dei marcatori che indicano le attività desiderate a noi più vicine: cliccando su una qualsiasi a nostra scelta compare il numero di telefono, l’indirizzo e un breve riepilogo delle informazioni principali. Se la descrizione ci ha convinti è sufficiente toccare con un dito il numero di telefono individuato automaticamente e subito iPhone compone per noi il numero, per prenotare un tavolo, prenotare un servizio o qualsiasi altra esigenza. Il gioco di squadra tra dispositivo e funzioni GPS, accesso alle mappe e alle informazioni del Web, infine alle funzionalità telefoniche, da sole valgono l’acquisto del nuovo iPhone. Questo senza contare le funzioni iPod e tutti gli altri servizi resi possibili dall’utilizzo intelligente e abbinato delle nuovo tecnologie. Continuiamo l’esame di iPhone 3G per scoprirne di più.

FOTO LOCALIZZATE

Gli ingegneri di Cupertino hanno pensato di sfruttare la tecnologia GPS anche per il programma incluso in iPhone che permette di realizzare fotografie. Attivando la relativa funzione, ogni volta che eseguiamo uno scatto iPhone rileva le nostre coordinate geografiche e le memorizza all’interno dei metadati della immagine.
Al momento del lancio la dotazione di serie di iPhone 3G non dispone di un programma che permette di utilizzare queste informazioni geografiche direttamente dallo smartphone, ma è praticamente scontato che questi software saranno disponibili a breve, sia gratuitamente sia a pagamento.

Realizzati da Apple o da terze parti e distribuiti tramite App Store, è molto probabile che software di questo tipo saranno disponibili a breve distanza dal lancio o anche subito, all’inaugurazione dello shop per le applicazioni. Tra i primi applicativi a utilizzare questa funzione di iPhone, ricordiamo i software di social networking. La foto di un ristorante, di una persona o di un luogo particolare, potranno essere messe a disposizione della comunità e torneranno utili quando un amico e un appartenente della stessa rete di social networking si troverà in quella stessa zona o nelle immediate vicinanze del luogo fotografato.
In questo caso, invece di affidarci alle indicazioni generiche disponibili tramite Mappe, potremo per esempio attivare la funzione di ricerca per un ristorante nelle nostre vicinanze e scoprire così che un nostro caro amico ha pranzato in un locale poco distante da noi alcune settimane prima, lasciando un commento estremamente positivo. Così tra tutti i locali disponibili in zona è molto probabile che daremo ascolto alle indicazioni di persone fidate per muoverci di conseguenza.

Sempre per quanto riguarda le fotografie con marcatore geografico, teniamo presente che su Mac e PC esistono diversi programmi gratuiti e a pagamento in grado di sfruttare le informazioni geografiche rese possibili dal geotag.
Questo è il termine tecnico con cui viene indicata la funzione di localizzazione delle fotografie.

Alcuni programmi per la gestione delle immagini, per esempio, permettono di creare album delle vacanze o qualsiasi album fotografico ordinando le foto in base non più solo alla data e all’ora di scatto ma anche grazie alla posizione GPS memorizzata all’interno del file immagine.

Grazie al geotag è possibile realizzare in poco tempo un album fotografico che permette di accedere alle fotografie non più solo sfogliandole come un album cartaceo, ma partendo da una mappa della zona geografia o della regione visitata.
Qui le foto appaiono come collegamenti raggiungibili tramite un click, con ogni scatto posizionato automaticamente nell’esatta zona in cui è stato eseguito.

Questa funzione è già disponibile in Google Maps e Google Earth. Migliaia di persone hanno messo a disposizione le proprie fotografie per arricchire le informazioni e le possibilità di navigazione per zone, monumenti o edifici particolarmente interessanti e molto altro ancora. Esperti e appassionati sono convinti che siamo solo agli inizi nello sfruttare le informazioni geografiche GPS per scopi che esulano dalla pura navigazione assistita: il social networking e il geotag sono gli esempi più promettenti ma per cominciare a sfruttare appieno questi servizi avanzati dispositivi come iPhone possono fare la differenza: su questo non esiste alcun dubbio.

Fotocamera – Batteria – Conclusioni

MOBILE ME

Come abbiamo già accennato, durante la prova in anteprima, eseguita da Macitynet alcuni giorni prima della commercializzazione ufficiale di iPhone 3G nel nostro Paese, MobileMe non era disponibile ma i principali servizi offerti sono conosciuti dal mese di giugno, grazie alla presentazione di Jobs nel keynote della WWDC. Per MobileMe che sostituisce .Mac, 20 GB di spazio in Rete per le nostre informazioni ma soprattutto servizi di sincronizzazione totali tra Mac, PC e iPhone per quanto riguarda calendari, contatti, preferiti e tutti i nostri dati più importanti.

APP STORE
Mentre scriviamo questa recensione Apple ha attivato App Store via iTunes. Fin dai primi istanti di disponibilità App Store sorprende per l’incredibile quantità di applicativi gratuiti e a pagamento disponibili.

Nelle diverse categorie abbiamo contato 500 software tra videogiochi, finanza, salute, utility, notizie e viaggi e molto altro ancora. Oltre a una grande quantità di software gratuiti occorre notare che i prezzi risultano contenuti: si parte da meno di un euro con una media di 7-8 euro e alcuni, pochi, applicativi a 11 euro.
La varietà e la quantità dei programmi è così ampia da soddisfare qualsiasi tipo di richiesta ed esigenza, sia per il tempo libero, sia per il lavoro. Una cosa è evidente fin da ora: con App Store le funzioni e l’utilità di iPhone si moltiplicano esponenzialmente. Senza alcun dubbio si tratta di una caratteristica rivoluzionaria del Firmware 2.0 disponibile non solo per iPhone 3G ma anche per la precedente versione Edge e infine, in molti casi, anche per iPod touch.

FOTOCAMERA

Come la prima versione di iPhone, il modello 3G integra una fotocamera digitale da 2 megapixel. La risoluzione piuttosto contenuta per un dispositivo di questo tipo è stata bersaglio di numerose critiche fin dall’apparire di iPhone EDGE. Nell’impiego reale la qualità delle immagini è piuttosto buona con una fedele riproduzione dei colori, a patto però di essere in condizioni di luce ottimali.

Non essendo dotato di flash o illuminatore, le fotografie con iPhone sono sconsigliate la sera e con luce scarsa. Esaminata singolarmente la fotocamera è un punto debole di iPhone, soprattutto confrontando con altri smartphone in circolazione dotati di 3 e più megapixel e illuminatore.

Nell’insieme generale di iPhone però la fotocamera diventa parte integrante di tutte le altre funzioni, per esempio per associare rapidamente le foto ai nostri contatti, per creare al volo una immagine da allegare a una mail, infine per creare scatti georeferenziati e utilizzarli per gallerie online, social network e così via. In questa ottica la fotocamera svolge discretamente le sue funzioni, senza penalizzare iPhone nel complesso. Peccato però che non sia possibile utilizzare le immagini per inviare e ricevere MMS oppure, ancora, per registrare brevi filmati.

DURATA BATTERIA

Come tutte le funzioni più avanzate integrate in iPhone la tecnologia 3G e quella GPS richiedono alimentazione e drenano in modo sensibile la carica a nostra disposizione. Diversamente da palmari e navigatori GPS tradizionali, iPhone non richiede attenzione continua da parte dell’utente. Il GPS viene attivato quando lanciamo Mappe, oppure quando utilizziamo il programma Foto e allo stesso modo, viene disattivato quando lanciamo l’esecuzione di un altro programma e usciamo dagli applicativi menzionati. Questa soluzione rende impossibili dimenticanze pericolose: non può succedere che la batteria si esaurisca a nostra insaputa perché ci siamo dimenticati di spegnere il GPS.

Ricordiamo che nel pannello Impostazioni, Generali, troviamo la voce “Serv. di localizzazione” con la classica leva a scorrimento per l’attivazione e la disattivazione del GPS. Da qui l’utente può fare in modo che iPhone impedisca il collegamento GPS anche quando vengono eseguiti Mappe e Foto.

In modo analogo Apple permette agli utenti di iPhone di disattivare il collegamento alle reti cellulari 3G. Per farlo è sufficiente accedere a Impostazioni, Generali e infine Network. Da qui è possibile fare in modo che iPhone 3G si colleghi esclusivamente alle reti GSM-GPRS ed EDGE dove disponibili. Queste ultime consumano molta meno energia e permettono di prolungare sensibilmente l’autonomia a nostra disposizione. La funzione di disattivazione del 3G è utile per risparmiare carica o per evitare di sprecarla inutilmente, per esempio durante una gita in campagna o in montagna, quando il collegamento dati e le prestazioni migliori del 3G non sono richieste.

Per quanto riguarda le indicazione del costruttore, Apple informa che iPhone 3G offre una autonomia in conversazione di 5 ore con il 3G attivato e fino a 10 ore con il 2G, mentre l’autonomia in stand-by, vale a dire con iPhone acceso e collegato alla rete cellulare, ma a schermo spento e senza eseguire alcuna operazione, è di circa 300 ore. Per la navigazione su Internet disponiamo di circa 5 ore sulla rete cellulare 3G e di 6 ore per quella eseguita tramite Wi-Fi.

Ricordiamo che queste prestazioni massime ufficiali solitamente sono misurate in condizioni ottimali di utilizzo, in ogni caso le diverse autonomie di impiego comunicate da Cupertino sono state confermate dalle prime prove di utilizzo effettuate da Macitynet. Utilizzando in modo consistente tutte le funzionalità di iPhone più esose in termini di batteria, iPhone 3G ha lavorato ininterrottamente per circa 5 ore.

In queste 5 ore di utilizzo intensivo iPhone 3G è stato costantemente impegnato con il collegamento alla rete 3G, Wi-Fi e anche GPS in modo alternato. In questo lasso di tempo abbiamo utilizzato iPhone per navigare sul Web tramite HSDPA e soprattutto per localizzare la nostra posizione durante gli spostamenti in auto, con il download in contemporanea delle mappe. Al termine delle prove, iniziate con la batteria a carica completa, iPhone 3G ha segnato lo stato di carica in rosso, indicando così l’approssimarsi dell’esaurimento batteria.

In generale l’autonomia rilevata è buona e conferma i valori massimi comunicati da Apple, in ogni caso con un utilizzo intensivo, per esempio quando utilizziamo iPhone 3G in auto con il GPS acceso per la localizzazione e il collegamento dati 3G in funzione per il dowload delle mappe, è opportuno tenere come limite massimo di autonomia a nostra dispozione i valori minimi indicati da Apple, vale a dire circa 5 ore. Nessun problema invece per quanto riguarda le funzioni iPod per la riproduzione di musica e filmati. Se siamo in viaggio e non abbiamo la necessità di collegarci al Web tramite 3G, in questo caso possiamo ottenere di più dalla batteria disattivando la funzione 3G. In questo modo le prestazioni di iPhone come riproduttore multimediale si avvicineranno di più ai limiti massimi di 7 ore di riproduzione video e di addirittura 24 ore di riproduzione audio dichiarati dal costruttore.

IPHONE SBLOCCATO PROVA CON TRE ITALIA

Per iniziare a utilizzare il nostro nuovo iPhone occorre inserire la SIM telefonica e subito dopo collegare lo smartphone a Mac o PC che, grazie al nuovo iTunes 7.7, attivano la scheda e il funzionamento del telefono. Come era emerso alcuni giorni prima del lancio, gli iPhone venduti nel nostro Paese non hanno un blocco operatore e dalle nostre prove possiamo confermare. La redazione di Macitynet è riuscita a utilizzare senza problemi una nuova Usim di Tre Italia nell’iPhone 3G in prova.
A differenza dei due operatori mobile ufficiali che vendono iPhone, con Tre occorre inserire manualmente l’APN (tre.it) per il collegamento alla rete dati. Fatto questo il nostro iPhone 3G è stato perfettamente in grado di telefonare e navigare sul Web attraverso la rete 3.

CONCLUSIONI

L’iPhone mantiene tutte le promesse. Si tratta di un dispositivo straordinario che nella sua categoria non ha alcun concorrente attendibile per qualità costruttiva, innovazione e capacità di portare in tasca una vera esperienza di comunicazione se non al pari di quella che si ha stando seduti di fronte al computer, tra le più simili ad essa.

iPhone brilla nelle soluzioni geniali dell’interfaccia e nella capacità di mescolare i due principiali sistemi wireless per le comunicazioni in funzione di un prodotto iperconnesso che in molte situazioni è perfettamente in grado di sostituire un computer portatile come nessun altro cellulare o PDA moderno è in grado di fare.

In questo senso è ben più di un telefono; si tratta di un prodotto a sé, del tutto indispensabile se si vuole tenere qualche cosa in tasca che riproduce l’esperienza di Internet. Nella sua nuova versione con il Firmware 2.0 iPhone diventa anche un potentissimo strumento polifunzionale. Il sistema con cui si interfaccia ad iTunes per acquistare applicazioni, il supporto al GPS sono delle eccellenti addizioni che aumentano la sua capacità di rispondere alle esigenze consumer e del mondo professionale; per quanto riguarda i professionisti sono notevoli le novità introdotte. I

l 3G, la seconda novità hardware, è realmente efficiente e anche in questo caso, celle radio e condizioni specifiche della propria locazione, fa quel che Apple dice, fornendo prestazioni di buon livello anche se nessuno deve attendersi la velocità di una Adsl.

Da elogiare anche la versione totalmente libera da blocco operatore dell’iPhone italiano. Questo consente di acquistare il telefono e usarlo nel modo più consono alle proprie esigenze, una facoltà che in alcuni paesi del mondo non viene offerta e che da sola ci sembra basti a rendere ragione del costo cui viene offerta la versione con ricaricabile e anche dei costi più alti delle versioni con abbonamento, visto che è possibile semplicemente cambiare in corso di contratto la scheda usando gestori che potrebbero avere offerte migliori.

Straordinarie le funzioni multimediali, con video e audio che possono fare di iPhone un eccellente strumento per l’intrattenimento on the road. Al momento per qualità video e audio, abbinato ad un telefono cellulare, si è mai visto in commercio. La speranza è che Apple apra presto anche per il nostro mercato il negozio video che darebbe una ulteriore spinta all’appetibilità di iPhone.

L’iPhone dimostra anche qualche limite, essenzialmente di gioventù. La più deludente delle applicazioni è Mail che se deve essere un’applicazione di reale servizio nelle comunicazioni a supporto degli Sms, deve essere migliorato per interfaccia e in termini di flessibilità. Ci sembra anche che iPhone abbia ancora strada da fare nella qualità del modulo telefonico, sia per il profilo di funzione che per la capacità di tenere la linea che di sensibilità alle cattive condizioni della rete.

iPhone dovrebbe anche essere in grado di gestire meglio di quanto non faccia oggi le connessioni di rete cellulare; al momento appare essere pensato essenzialmente per mercati dove esiste una vasta rete Wifi e contratti con dati illimitati, ma là dove, come in Italia e quasi ovunque nel mondo, non esistono dati illimitati e dove è difficile avere una rete Wifi, si deve avere la possibilità di disabilitare facilmente la trasmissione dati su rete Hsdpa. La difficoltà con cui si gestiscono gli attach in mail, la presenza di applicazioni che possono attingere alla rete di telefonia dati, l’arrivo di App Store possono provocare brutte sorprese, stante il costo dei dati extra.

Siamo anche un po’ perplessi per la scelta del materiale del retro del case, bellissimo esteticamente, ma forse propenso a rigarsi e a sporcarsi soprattutto nella versione nera.

Complessivamente però, al di là di alcuni difetti, non si può, però, che presentare un pollice alzato e un plauso ad Apple che ha creato una nuova dimensione nei dispositivi senza fili portando questo mercato verso orizzonti impensabili.
Quando iPhone avrà fatto qualche altro passo avanti nel modulo telefonico e affinato alcune applicazioni, si sarà di fronte ad un campione che potrebbe ripetere l’esperienza cui Cupertino ha dato vita con lancio di iPod, questo anche per il negozio di contenuti che opera a supporto.
Il resto potrebbe farlo la sterminata pletora di sviluppatori che stanno lavorando per aggiungere funzioni e fare del telefono della Mela un fenomeno globale, un passepartout per la vita digitale di tutti i giorni, un compagno irrinunciabile di chi vive nell’era dei sempre connessi.

PRO

– Interfaccia geniale
– Qualità costruttiva
– Sistema aperto ad applicazioni di terze parti
– Capacità di sfruttare al meglio le reti Wifi e cellulare
– Sistema di posizionamento satellitare integrato ad Internet
– Imbattibile dispositivo multimediale portatile per video e audio

CONTRO

– Modulo di chiamata in voce migliorabile
– Applicazione Mail di difficile utilizzo

SCHEDA PRODOTTO

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