La prima volta, c’erano voluti mesi. Adesso, è stata questione di ore. Se, come parrebbe, gli hacker di iPhone Dev Team hanno fatto da subito il jailbreak su un telefono “in the wild”, cioè di quelli venduti a partire da stamani in venti paesi italia compresa, si tratta nel suo genere di un vero e proprio record.
Record che è stato favorito anche dalla possibilità di lavorare sulla versione “in cattività ” del sistema operativo di Apple, vale a dire quella fornita a partire dal rilascio del tool di sviluppo delle applicazioni iPhone SDK di Apple, che ne conteneva le versioni preliminari ma, nella loro architettura, sostanzialmente analoghe a quella attuale.
Gli hacker di iPhone Dev Team non hanno ancora rilasciato un tool per consentire anche utenti “normali” di sbloccare il telefono (dicono che lo faranno “presto”) e la notizia per adesso pare essere più interessante per chi sia in possesso di una versione Gsm dell’iPhone, già craccata e da aggiornare a 2.0, che non per chi volesse comprare un telefono svincolato da contratti e a prezzo ridotto all’estero rispetto all’Italia.
Ovviamente, nonostante numerosi siti web abbiano riportato questa notizia, è ancora troppo presto per poter dire sino a che punto e a chi realmente tornerà utile e se permetterà di sbloccare tutti i modelli di iPhone 3G o di aggiornare effettivamente quelli 2G al nuovo firmware.