iPhone XS Max è di molto superiore del neo arrivato Google Pixel 3 XL. E’ quanto emerge dai test di benchmark eseguiti da AppleInsider, che ha sottoposto i due terminali agli stessi software per confrontare le prestazioni dai più punti di vista.
Che Google Pixel 3 XL fosse inferiore al top di gamma Apple lo avevamo già appurato dalle tabelle che confrontavano i nuovi iPhone con Huawei Mate 20 Pro, dove comparivano anche gli altri top di gamma delle aziende concorrenti. Tuttavia le nuove immagini pubblicate dal giornale americano offrono un confronto più approfondito con il rivale di Big G, che viene surclassato in tutti i test tranne uno.
Nel test CPU con Geekbench 4, iPhone XS Max ottiene 4.816 punti in single-core, più del doppio di quanto riesce a fare Google Pixel 3 XL, con appena 2.393 punti. Va un po’ meglio nel multi-core ma Pixel prende sempre paga: 8.312 punti contro gli 11.584 punti di iPhone. Stesso discorso nel test grafico con Geekbench: XS Max ottiene 22.278 punti mentre Pixel 3 XL 13.845 punti.
La sfida viene vinta dallo smartphone di Apple anche nei test grafici con Antutu, dove ottiene 363.687 punti. Il telefono di Google invece ne raccoglie “soltanto” 284.546. Guardando però il test nel dettaglio, Pixel 3 XL riesce a fare meglio nel test della memoria, con 15.394 punti mentre XS Max ne ottiene 10.118.
Nel resto dei test continua a vincere Apple: sempre con Antutu, nel test HTML5 ottiene 46.531 punti mentre lo smartphone di Google ne raccoglie 34.674. In Octane 2.0 la differenza è enorme: XS Max ottiene 43.220 punti, quasi triplicando il punteggio di Pixel 3 XL (16.396 punti), a dimostrazione dell’ottima ottimizzazione tra hardware e software di Apple.
L’ultima prova a cui il sito ha sottoposto i due terminali è nel test Manhattan Offscren a 1080p di GFXBench OpenGL. Ancora una volta vince XS Max, che riesce a gestire 120 fotogrammi al secondo contro i soli 83 fps di Google Pixel 3 XL.
Le ragioni di questo divario sono essenzialmente componentistiche. Pixel 3 usa un processore di vecchia generazione, bastato su un processo a 10 nanometri mentre l’universo del mobile è già transitato su processori da 7 nanometri. A12 sfrutta questo sofisticato processo produttivo, ma la stessa cosa fa Huawei Mate 20. Dietro l’angolo c’è anche Snapdragon 855 che pure è un processore a 7 nm.
Come notano altri siti, come EverythingApplePro che ha svolto test paragonabili a quelli di AppleInsider ottenendo risultati del tutto simili, ci sono anche problematiche software; nonostante usi una versione molto lineare e priva di aggiunte di Android, Pixel 3 fatica a tenere in memoria le applicazioni e perde molto tempo a ricaricarle.