Tutti gli appassionati sanno che iPhone X è in ritardo per la complessità delle nuove tecnologie implementate e per relativi problemi di produzione, nessuno all’infuori di Apple però poteva sapere che la colpa è di Romeo e Giulietta. I nomi dei due innamorati italiani più famosi del teatro, del cinema e della letteratura e non solo sono stati impiegati dagli ingegneri di Cupertino per designare la doppia coppia di sensori che rende possibile il riconoscimento del volto Face ID.
Garanirà lo sblocco di iPhone X in un milionesimo di secondo, ma il sensore 3D sta davvero causando problemi nella produzione del terminale. Più che problemi, avanza ancora una volta il WSJ, un rallentamento nella produzione industriale dello smartphone del decimo anniversario.
Il nuovo rapporto viaggia nello stesso senso di quello apparso in rete appena 24 ore fa; i problemi nell’assemblaggio dei sensori 3D utilizzati nel modulo telecamera TrueDepth di iPhone X sono così gravi che la produzione viene stimata in appena qualche decina di migliaia di unità al giorno. Rispetto a questo dato, il WSJ aggiunge un interessante e curioso dettaglio, affermando che il problema è legato ad una coppia di componenti, di cui uno si sta dimostrando più problematico da produrre rispetto all’altro.
Così si apprende che le componenti incriminate sono soprannominate Romeo e Giulietta, ma una delle due richiede più tempo di assemblaggio dell’altra. Romeo è il soprannome del componente che proietta oltre 30mila punti invisibili sul volto dell’utente, mentre Giulietta è il sensore a infrarossi che procede al rilevamento dei punti e da qui alle misurazioni biometriche. L’assemblaggio di Romeo risulterebbe più difficile rispetto a Giulietta, genernado così una disparità nelle forniture.
Questo vuol dire che, nel complesso, non è possibile assemblarli con rapidità, perché Giulietta aspetta Romeo e viceversa. Questo si trasforma nel classico collo di bottiglia per la produzione di iPhone X, che potrebbe causare secondo il nuovo rapporto scorte limitate al lancio del terminale, previsto per il prossimo 3 novembre. Una fonte interpellata dalla testata finanziaria USA assicura che ora il problema è stato risolto, suggerendo che le linee di produzione iPhone X ora stiano funzionando a pieno regime o quasi. Ciò nonostante il ritardo accumulato nelle scorse settimane, unito alla consistente domanda attesa per iPhone X, potrebbero provocare una scartità di disponibilità anche oltre il periodo di lancio. Addirittura, secondo l’affidabile Ming Chi Kuo, la richiesta di iPhone X potrebbe superare la disponibilità fino alla mtà del 2018.