Il vero problema all’origine del ritardo di produzione e delle quantità limitate di iPhone X al lancio è costituito da laser e lenti delicatissimi che compongono il proiettore di punti a infrarossi, uno degli elementi del sistema Face ID. Nelle scorse ore tra i colpevoli era stato scartato il chip, ora si apprende che sia i laser che le lenti sono fragili e difficili da assemblare rispettando gli elevanti standard qualitativi imposti da Cupertino. Per questa ragione Apple avrebbe ridotto le specifiche richieste per velocizzare produzione e fase di test, mossa necessaria per incrementare le unità di iPhone X pronte per il lancio, il tutto con effetti estremamente limitati o nulli sul funzionamento e la precisione del riconoscimento del volto Face ID.
Quanto fin qui sintetizzato è un report di Bloomberg che ha scandagliato la catena di costruttori di parti e assemblatori che stanno lavorando per Apple per costruire iPhone X. L’operazione è considerata una delle più impegnative affrontate da Cupertino e aziende partner perché richiede l’implementazione di una nuova tecnologia in un formato estremamente miniaturizzato, con standard di qualità top, come se non bastasse in immense quantità e volumi di produzione. A complicare la situazione ci sarebbe anche l’esclusione di Finisar, uno dei tre fornitori dei laser, così Apple deve contare solo su Lumentum e II-VI.
Con la riduzione delle specifiche richieste Apple sembra aver velocizzato la produzione, soprattutto l’assemblaggio di laser e lenti effettuato da LG Innotek e Sharp. Anche se questo dettaglio potrebbe allarmare osservatori e appassionati, gli addetti ai lavori interpellati dalla testata fianziaria sostengono che questo difficilmente rappresenterà un problema per la qualità complessiva e il funzionamento di Face ID.
Questo perché per Face ID Apple ha dichiarato una precisione nell’ordine di un milione a uno, come probabilità che un intruso riesca a superare il riconoscimento del volto al posto dell’utente autorizzato, contro una probabilità di 50.000 a uno per Touch ID. Con questo divario di prestazioni Cupertino dispone senz’altro di ampi margini di manovra per accelerare la produzione di Face ID e le unità costruite di iPhone X senza intaccare precisione e funzionalità.