I problemi di produzione per iPhone X sono tra gli argomenti più gettonati dalle anticipazioni, ma ora le indiscrezioni dalla catena di approvvigionamento di Cupertino sembrano corrispondere perfettamente con previsioni e stime degli analisti: in entrambi i casi si riportano ancora problemi nel produrre i sensori 3D per Face ID, sia per i volumi raggiunti finora, sia per la resa tutt’altro che ottimale.
Anche se il copione sembra identico ogni anno, per ogni nuovo iPhone atteso, nel caso di iPhone X tutto sembra trovare conferma indiretta ma inequivocabile nel posticipo di lancio rispetto a iPhone 8, inoltre a intervenire sull’argomento questa volta è Nikkei Asian Review. La testata finanziaria riporta di problemi di produzione dei sensori 3D di iPhone X da parte dei costruttori che stanno ancora faticando per raggiungere i volumi richiesti da Apple, oltre che per una resa inferiore al previsto, tutto questo stando a quanto dichiarato da due dirigenti di società nella catena di approvvigionamento della Mela. Nessuno dei due sarebbe inoltre stato in grado di anticipare quando la produzione industriale potrà decollare, in un caso dichiarando invece che per ora i volumi sarebbero limitati a poche decine di migliaia al giorno.
Le previsioni di Jeff Pu analista di Yuanta Investment Consulting sono sulla stessa identica linea ma con un aggiunta: i guai di produzione rischiano di limitare le vendite di Apple. Nel suo report è prevista la produzione in grandi volumi per la seconda settimana di ottobre e spedizioni dalla Cina a partire dalla terza settimana. Le stime indicano 2 milioni di iPhone X assemblati a settembre, mentre in ottobre si dovrebbe arrivare a un totale di 10 milioni. Entro fine anno dovrebbero esserne costruiti 40 milioni, comunque meno dei 45 milioni previsti in precedenza
Il Nikkei indica che iPhone X è assemblato esclusivamente da Foxconn nel suo mega stabilimento di Zhengzhou dedicato agli smartphone e soprattutto agli iPhone: sono previste scorte limitate anche dopo il lancio del 3 novembre. In conclusione non solo gli analisti ma anche la borsa sembrano aver fiutato una sorta di circolo vizioso per questa generazione di iPhone: la domanda dei modelli iPhone 8 sembra inferiore rispetto agli anni precedenti proprio per la presenza ingombrante di iPhone X. mentre per quest’ultimo Apple potrebbe non essere in grado di soddisfare interamente la richiesta di mercato, con il rischio di perdere vendite preziose. Da qui il calo nella quotazione AAPL e delle azioni dei principali fornitori di Cupertino rilevato a partire dal keynote Apple del 12 settembre.