In queste ore sviluppatori di tutto il mondo stanno scandagliando la Golden Master di iOS 11 alla ricerca di novità che saranno mostrate domani in occasione del keynote di presentazione dei nuovi iPhone e altri dispositivi.
Tra le novità certe del nuovo iPhone X, la presenza di uno schermo OLED. Questo tipo di display sono relativamente nuovi e tra i potenziali problemi quelli di longevità dovuti alla sua componente organica. Le aziende produttrici di questi schermi hanno risolto da tempo vari inconvenienti e offrono prodotti con durata garantita anche triplicata rispetto al passato (in pratica infinita), rendendo superflui alcuni accorgimenti che i produttori dovevano tenere in conto prima di immettere sul mercato questi prodotti.
Il problema del burn-in (“schermo impressionato”), le immagini che potrebbero rimanere sovrimpresse (effetto “fantasma”) quando viene visualizzata per un tempo molto lungo la stessa identica immagine, è stato tenuto in conto da Apple. Non è chiaro in che modo il problema viene mitigato ma nelle stringhe di codice di iOS 11 sono presenti riferimenti specifici. Forse si tratta di settaggi che è possibile attivare nelle Impostazioni o più probabilmente di funzionalità intrinseche nel sistema, attivate automaticamente quando viene visualizzata sullo schermo una immagine statica per un lungo periodo di tempo.
Alcuni dispositivi Samsung, scrive il sito 9to5Mac, sfruttano un meccanismo di pixel shifting per cambiare in modo impercettibile la posizione dei contenuti sullo schermo, limitando il tempo massimo durante il quale la stessa immagine viene presentata sul display. Tra gli elementi mostrati sempre nello stesso punto, ci sono ad esempio, le indicazioni relative a batteria, operatore di rete e altri elementi nella barra di stato. Apple probabilmente ha sfruttato un meccanismo simile a quello di Samsung per evitare potenziali anomalie. Ne sapremo di più dopo la presentazione ufficiale del nuovo smartphone.