Verizon potrebbe essere costretta a pagare ad Apple iPhone mai venduti per 14 miliardi di dollari. La stima è contenuta in un rapporto di Craig Moffett di Moffett Research LLC, menzionato da Bloomberg.
L’allarmante “buco” nelle vendite, pari a 4/5 dollari per azione se proiettato sul bilancio dell’operatore mobile americano, deriverebbe dalla combinazione del mancato raggiungimento del target fissato per il 2013, conseguenza di calcoli sbagliati e di una riduzione della domanda sui terminali Apple, e dai particolari accordi che Cupertino chiede di sigliare ai suoi partner, costretti ad accettare l’acquisto di un determinato numero di terminali, indipendentemente da quanti ne venderanno effettivamente. Secondo Moffett, Verizon all’atto della stipula del contrato con Apple nel 2010 avrebbe accettato di comprare per il 2013 23,5 miliardi di dollari in iPhone; visto che nel primo quarto Verizon ha attivato 4 milioni di iPhone, pari ad un valore di 2,5 miliari di dollari, mancherebbero all’appello 21,5 miliardi di dollari di vendite che potrebbero determinare, secondo i conti dell’analista, un debito nei confronti di Apple fino a 14 miliardi di dollari nel peggiore dei casi.
Secondo Bloomberg è piuttosto improbabile che Apple costringa Verizon a pagare questa montagna di denaro, anche perché molti altri operatori mobili sarebbero nelle stesse condizioni di Verizon. Quel che Apple non potrà però evitare di tenere in considerazione sono le concessioni fatte a Verizon in cambio dell’acquisto “garantito” di un così grande numero di smartphone. «Apple trarrà le sue conclusioni – dice Moffett – quando si tratterà di andare a rinegoziare l’accordo»
Ricordiamo che la politica di Apple in fatto di accordi con gli operatori mobili, in particolare l’obbligo di acquistare un certo numero di telefoni, è nel mirino dell’antitrust europeo che ha raccolto denunce in merito da parte di alcuni operatori del Vecchio Continente.