Apple torna ad essere leader delle piattaforme mobile, se non in termini di percentuali di mercato assolute, almeno dal punto di vista delle unità vendute quotidianamente. Dai risultati fiscali presentati ieri si evince che Cupertino vende ogni giorno circa 366.000 dispositivi iOS, un volume di vendite impressionante che permette alla Mela di superare per il secondo trimestre consecutivo le vendite di BlackBerry di RIM. Più in dettaglio RIM ha venduto 14,2 milioni di smartphone mentre gli iPhone venduti nell’ultimo trimestre sono 16,24 milioni.
Il record di vendite di dispositivi iOS registrato da Apple nell’ultimo trimestre permette alla Mela di tenere testa anche nei confronti di Google Android. Poco prima delle Festività Big G annunciò l’attivazione di circa 300mila smartphone Android al giorno. Anche se iPhone da solo non raggiunge questi numeri elevati, la somma di tutti i dispositivi iOS consegnati, pari appunto a 366mila unità, permette a Cupertino non solo di mantenere ma anche di accrescere la propria quota di mercato nel settore delle piattaforme e dei sistemi operativi mobile.
Per i primi mesi del 2011 è attesa l’introduzione di una quantità di tablet Android e di altre piattaforme, inoltre anche RIM ha in cantiere il tablet PlayBook atteso per marzo e diversi nuovi smartphone. Ci sono tutte le premesse per un 2011 rovente per quanto riguarda i dispositivi mobile, smartphone e tablet. Le risposte da Cupertino arriveranno sottoforma di una nuova generazione di iPad e di iPhone, entrambi attesi prima dell’estate. Ma prima ancora, già da febbraio, nell’arena potrebbe scendere un nuovo “guerriero”: Verizon. Sia Android che Rim hanno nel primo operatore mobile americano un prezioso alleato che fino a ieri non dava alcuna visibilità ad iPhone; ora i clienti intenzionati ad usare i servizi di Verizon avranno tre le opzioni anche quella di acquistare un cellulare di Apple e in molti sono convinti che a pagare saranno proprio i cellulari di Waterloo e quelli basati su sistema operativo di Google, forse più i primi che i secondi…