Quando Apple ha deciso di rimuovere il caricatore dalla scatola degli iPhone, in Brasile sembrava scontata l’introduzione di un obbligo per Cupertino per tornare a includerlo: una disposizione in questo senso non è mai arrivata, ma nel Paese è già arrivata una multa da quasi due milioni di dollari, ed ora Apple è stata condannata a risarcire un utente di iPhone.
La multa consistente era arrivata per gli iPhone 12, i primi senza alimentatore nella scatola, ma si prevede che una seconda multa arriverà anche per i successivi iPhone 13 introdotti a settembre del 2021.
Ricordiamo che Apple ha sempre difeso la sua decisione dal punto di vista ambientale: rimuovendo il caricatore dalla scatola di iPhone si riduce l’inquinamento, equivalente alla rimozione di 450.000 auto dalle strade ogni anno, oltre a ridurre dimensioni e costi delle scatole iPhone, risultando anche in notevoli risparmi nei trasporti, sia per riduzione dei costi che per inquinamento.
Al contrario l’articolo 39 del codice del consumatore in Brasile vieta la cosiddetta tie sale, letteralmente vendita cravatta. Secondo la legge si tratta di un abuso e di un pratica proibita: il giudice del tribunale della città di Goiânia, come segnala Tecmundo, ha stabilito che la vendita di iPhone senza alimentatore rientra in questo caso e ha imposto che Apple risarcisca un acquirente con una somma di circa 1.000 euro.
Anche il gruppo di difesa dei consumatori Procon-SP in Brasile ha dichiarato che l’alimentatore è una parte essenziale dell’esperienza smartphone. A suo tempo Apple aveva risposto dichiarando che molti utenti possiedono già questo accessorio, inoltre sottolineando ancora una volta i benefici ambientali di questa scelta.
Con il risarcimento imposto per un utente iPhone è possibile che a questa causa faranno seguito altre o, più logicamente forse, l’introduzione di un obbligo per Apple in Brasile per reinserire il caricatore nella scatola degli iPhone.