Il sistema delle fotocamere degli iPhone potrebbe non integrare nessuna novità di rilievo hardware fino ad almeno al 2023. A riferirlo è l’analista Ming-Chi Kuo in una nota inviata agli investitori e riportata da MacRumors.
Nella nota, l’analista evidenzia la guerra dei prezzi in corso tra i produttori di lenti Largan e Genius Electronic Optical, elemento che inciderà sulla redditività dei fornitori, con Genius Electronic Optical particolarmente a rischio per via della sua elevata dipendenza da Apple, in pericolo per il desiderio di Largan di volere abbassare i prezzi ma anche per l’ingresso di Sunny Optical nella catena di approvvigionamento di Apple per gli obiettivi degli iPhone top di gamma.
Kuo prevede che Largan ridurrà il prezzo medio delle lenti per gli iPhone di fascia media e alta tra il 15 e il 25% al fine di incrementare la capacità di utilizzo degli impianti, scelta che toccherà direttamente le quote degli ordini di Genius Electronic Optical, la sua capacità produttiva e i suoi margini di profitto lordo. La guerra dei prezzi su questo versante inizia a gennaio 2021 secondo Kuo e i ricavi di Genius Electronic Optical vedranno al massima una crescita anno su anno ad una sola cifra o forse un declino.
L’analista afferma che non vi saranno sostanzialmente novità di rilievo sul versante obiettivi fotocamere dei telefoni fino ad almeno a tutto il 2022, evidenziando sfide per Genius Electronic Optical che potrebbero ad ogni modo obbligare i fornitori di questo settore a cambiamenti e novità o cercare modi per ridurre la loro dipendenza da Apple. Questo significa che teoricamente solo nel 2023 potrebbero esserci importanti innovazioni nella tecnologia di scatto.
Ma se è vero che dal punto di vista hardware il sistema su cui poggia Apple non vedrò rivoluzioni, questo non significa che non vedremo miglioramenti anche importanti nella qualità delle immagini. Apple da tempo infatti lavora costantemente su migliorie portate dal processore. Tra le peculiarità degli iPhone più recenti, algoritmi sempre più ricercati per quella che in gergo si chiama fotografia computazionale”, elementi che permettono di migliorare sempre più le immagini nelle più svariate condizioni.
Basta pensare a Deep Fusion o al recente Apple Pro RAW. Ogni foto scattata negli ultimi iPhone è in realtà il risultato di un insieme di tanti scatti ottenuti a esposizioni diverse; in poche parole, a contare sempre di più, non sono solo le lenti ma anche l’intelligenza artificiale, elemento fondamentale per compensare il fatto che il sensore è per forza di cose più piccolo. È vero che non è possibile fare miracoli con un sensore di minuscole dimensioni ma veri e propri miracoli i produttori come Apple stanno facendo con chip dedicati all’AI, con il machine learning e tecnologie software in grado di migliorare gli scatti e fornire i telefoni di una sorta di “intelligenza” che permette di capire la situazione e adattare lo scatto di conseguenza.