Per la prima volta nella storia di iPhone da oggi negli Stati Uniti è possibile acquistare lo smartphone della Mela privo di blocco operatore, pronto per funzionare praticamente ovunque, anche in Italia. Con questa nuova mossa Apple continua a sostenere le vendite dello smartphone sempre più prossimo alla fine del proprio ciclo di vita in vista del lancio del nuovo modello in autunno, infine per rendere più competitivo iPhone 4 rispetto alla marea di nuovi smartphone concorrenti in circolazione.
L’avvio delle vendite di iPhone 4 sbloccati in USA però riapre la possibilità di acquisto anche per i cittadini stranieri che, in alcuni casi come gli abitanti della zona dell’Euro, possono avvantaggiarsi di un tasso di cambio favorevolee tutto queste senza più rincorrere le varie procedure di sblocco che, legali o meno, sono comunque un fastidio aggiuntivo. In Italia iPhone 4 da 16GB è proposto da Apple a 659 euro, mentre il 32GB costa 779 euro.
Negli USA i prezzi dei telefoni 3G (attenzione a non acquistare un modello Verizon del tutto inutile in Italia) sono rispettivamente di: 649 dollari, circa 448 euro per il 16GB e di 749 dollari, circa 517 euro per il 32GB. Prima di esultare per la consistente differenza dovuta al cambio favorevole occorre sempre tenere presente che negli Stati Uniti i prezzi al pubblico non includono le tasse locali che variano a seconda dello stato ma anche della città. Così per esempio chi acquista iPhone 4 sbloccato in California paga una tassa più elevata di quasi l’11% che va sommata al prezzo di vendita, portando i prezzi degli iPhone 4 a 720 dollari (498 euro) per il 16GB e a 831 dollari (575 euro) per il 32GB. La California è lo stato che applica le tasse al consumo più elevate, quindi i prezzi di vendita più il ricarico delle imposte può essere preso come termine di paragone per valutare la convenienza in generale per l’acquisto di iPhone 4 negli USA. Ricordiamo infatti che mentre nella California le imposte (State Tax più City Tax) arrivano all’11%, a New York il ricarico è dell’8,875% mentre la Florida, un altro degli stati più gettonati dal punto di vista turistico, tocca la tassa minima al consumo del 6%.
Fin qui tutto bene dunque ma per valutare la convenienza finale dell’acquisto in USA occorre tenere presente che qualsiasi nuovo prodotto deve essere sdoganato all’ingresso in Italia: in questo caso la maggiorazione consiste nel 24% circa di tasse (20% di ICVA più i dazi). Con questa ulteriore aggiunta la convenienza dell’acquisto in USA praticamente svanisce rendendo solo di qualche euro inferiore il costo di acquisto negli Stati Uniti rispetto al prezzo ufficiale di listino di Apple in Italia. Se oltre a questo consideriamo che all’interno della confezione di iPhone 4 USA troviamo una presa della corrente con alimentatore integrato predisposto per gli USA, quel poco che resta di vantaggio in termini di prezzo e cambio va completamente eroso dalla necessità di acquistare un alimentatore iPhone per l’Italia o un alimentatore USB generico, quest’ultimo però meno elegante e soprattutto più ingombrante di quello originale fornito da Apple.