Da sette anni, rubavano iPhone e li rivendevano: una truffa che è arrivata a sfiorare i 19 milioni di dollari. Fino a quando, a New York, dopo indagini incominciate nel 2014 ad opera della polizia di New York e del Federal Bureau of Investigation, la banda che metteva in atto questa operazione è stata trovata e fermata.
Si tratta di sei persone, che si sono mosse attraverso 34 paesi degli Stati Uniti, sempre con la stessa modalità. I membri della banda si fingevano abbonati a compagnie telefoniche, per ottenere iPhone nuovi a un costo minimo o nullo, in cambio della restituzione di modelli vecchi, provenienti dal mercato nero. Ottenuti i dispositivi nuovi, li rivendevano.
Le vittime di questa frode sono un numero incalcolabile di clienti di compagnie telefoniche, i cui account erano utilizzati dalla banda. Il furto di identità era alla base del colpo: l’operazione incominciava con documenti falsi e carte di credito contraffatte, con cui i truffatori entravano nei negozi di telefonia mobile. Cercavano così di aggiornare i nuovi telefoni su account esistenti, senza destare sospetti nei rivenditori. Scegliendo i pagamenti distribuiti su molti mesi, avrebbero avuto maggiori opportunità di non destare sospetti nel cliente reale, ma anche se l’avessero fatto, sarebbero stati già lontani con i loro dispositivi.
Non è chiaro quanti telefoni la banda sia riuscita ad ottenere con queste operazioni di frode. Un testimone cooperante ha spiegato agli investigatori le dinamiche del gruppo. Nell’organizzazione i lavoratori avevano diversi livelli. I leader si facevano chiamare “Top Dogs” e ottenevano la maggior parte del denaro. Nel mezzo c’erano i ladri di identità e in fondo c’erano coloro che si spostavano da uno stato all’altro, con documenti falsi e indicazioni precise sui metodi di identificazione nei negozi.
Ad accorgersi dell’operazione – come riportato da Quartz – è stato un addetto di un’azienda di spedizioni. Insospettito dall’invio continuo di pacchi provenienti dallo stesso mittente ad un punto di ritiro di New York e mai ad un indirizzo di casa o ad un luogo di lavoro. In accordo con le forze dell’ordine ha aperto 39 di questi pacchi sospetti e ha scoperto circa 25 cellulari, decine di carte di credito fraudolente, patenti di guida e tessere passaporto.
Gli imputati si sono dichiarati non colpevoli e sono in attesa di giudizio.
Per chi ha subito un furto di iPhone, da un’esperienza diretta in Italia, i consigli per evitare ulteriori danni collaterali in questo articolo di Macitynet.