Secondo l’università della Pennsylvania, gli smartphone sono più precisi delle smartband nel rilevare l’attività fisica. La considerazione arriva al termine di uno studio condotto sul numero dei passi rilevati da due smartphone e sei diverse smartband.
Al test hanno partecipato alcuni utenti ai quali è stato chiesto di camminare su un tapis roulant indossando il Fitbit Flex, il Jawbone UP24 ed il Nike FuelBand, oltre a tenere in tasca un iPhone 5S ed un Samsung Galaxy S4 sui quali erano installate le applicazioni FitBit, Health Mate e Moves.
In base a quanto si apprenderebbe, mentre i due smartphone hanno registrato valori con un margine di errore pari al 12,9%, le smartband hanno registrato dati con un margine di errore del 22,7% (il Nike FuelBand è stato il peggiore tra i tre).
Non è chiaro se i sensori integrati negli smartphone lavorano meglio di quelli presenti nelle smartband, o se sono semplicemente qualitativamente migliori, oppure se è il fattore di forma e come si indossano i dispositivi a fare la differenza. E’ invece certo che Apple dovrà fare i conti con l’imminente Apple Watch onde evitare di cannibalizzare il nuovo prodotto prima ancora del lancio sul mercato.