Prima, seconda e terza posizione. Ecco dove troviamo iPhone nella classifica vendite degli ultimi tre mesi dello scorso anno stilata da NPD. Un successo pieno che parte, secondo la società di analisi di mercato, dall’apprezzamento del nuovo modello: l’iPhone 4S è primo davanti all’iPhone 4 e al “venerabile” iPhone 3GS, un telefono che ormai ha due anni e mezzo ma che continua a vendere ancora benissimo grazie alla riduzione di prezzo che incentiva un mercato “laterale” sia quello di chi ha già un altro telefono e decidono di cambiarlo che quelli che aggiungono in famiglia un iPhone ad altri iPhone o ad altri cellulari. Al quart posto nella classifica troviamo il Galaxy S 4G e poi il Galaxy S II, tutti e due di Samsung.
E a proposito di altri cellulari, NPD nota una flessione nelle quote di mercato (non, come vedremo) nelle vendite, dei telefoni Android passati da 60 al 47% negli USA. La percentuale è la più bassa dal terzo quarto del 2010 quando gli smartphone del robottino verde erano al 45% e piuttosto distante dal 60% dello scorso trimestre. iOS con quello che potremmo definire un clamoroso colpo di reni sale al 45%, ovvero ad una incollatura dalla rivale e al suo massimo (29%) che fu al secondo quarto del 2011.
I dati sono interessanti se rapportati al mercato generale degli smartphone che negli USA sarebbe cresciuto del 353% con 1,5 milioni di attivazioni nei primi 20 giorni di dicembre. Questo vuol dire che anche Android che pure è scesa percentualmente ha guadagnato in unità; certamente è stato grande il successo di Apple se il dato che la porta da 26% del trimestre estivo al 47% di quello autunnale sarà confermato.
Chi ride poco o nulla è RIM che è in una costante discesa ed è passata da 23% del terzo trimestre del 2010 al 6% dell’ultimo trimestre. Irrilevante l’incidenza di Windows e di tutti gli altri sistemi operativi messi che sommati arrivano appena al 4%.
Ricordiamo che secondo alcune delle ultime e più recenti stime Apple potrebbe avere venduto tra i 26 e i 35 milioni di iPhone in tutto il mondo e anche se gli USA non sono più l’unico mercato per Cupertino, rappresentano pur sempre il singolo paese a maggior penetrazione percentuale e in termini di unità.