Sulla pagina ufficiale dell’App Store italiano campeggia l’immagine di iPhone 4S: eccolo l’iPhone low cost, venduto sbloccato e senza alcun abbonamento, pronto per essere utilizzato con una qualunque SIM ricaricabile alla “modica” cifra di 429 euro. Un telefono ormai vecchio di due anni, nonostante l’innegabile qualità, è tutto quello che Apple ha saputo offrire agli utenti italiani e per estensione a tutti coloro che vivono in un paese come l’Italia in fatto di low cost, un confronto non pietoso, almeno sotto il profilo del prezzo, se si pensa che dispositivi coevi di iPhone 4S, come il Samsung Galaxy S2, il Nokia Lumia 800 o il Samsung Galaxy Nexus si possono facilmente reperire online sui più conosciuti e-commerce italiani spesso a cifre comprese fra i 250 e i 300 euro.
Sicuramente qualcuno sarà rimasto molto deluso: le aspettative di vedere un iPhone 5C veramente low cost, con un prezzo super competitivo erano bassine, ma se si pensa che alla fine il nuovo iPhone con chassis in policarbonato finirà per costare intorno ai 600 euro, siamo ben oltre anche le più pessimistiche previsioni.
In realtà, nonostante le cosiddette “opinioni” degli analisti, ad Apple non serve un iPhone low cost; ad Apple serve una massiccia espansione nei mercati emergenti e nei mercati chiave della telefonia, come Cina, Giappone, India e Stati Uniti. La Vecchia Europa e soprattutto l’Italia, con le sue prepagate dilaganti, vale ben poco in confronto alle milionate di nuovi clienti abbonati che China Mobile o NTT DoCoMo possono portare fra le braccia di Cupertino; senza contare i super affezionati clienti USA, che probabilmente non vedono l’ora di mettere le mani sui due nuovi modelli, capaci di strizzare l’occhio ai geek più duri e puri con iPhone 5S o agli hipster più alla moda con i cromatismi di iPhone 5C.
Anche in Italia, uno dei paesi con il più alto rapporto tra abitanti e cellulari venduti, iPhone 5C e iPhone 5S saranno i gadget più desiderati per i prossimi mesi, attirati dal magnetismo del nuovo sensore biometrico per le impronte digitali o dalla scanzonata espressività del liscio policarbonato tinteggiato secondo il proprio gusto. Solo che potrebbero essere i soliti noti ad ambirli, a concupirli, a fare la fila per comprarseli questi iPhone in grigio spaziale, oro e policarbonato lucente. Anche questa volta, anche se magari le file saranno un po’ più corte per la crisi che morde, potremo quindi parlare di un successo, e continueremo allegramente a pagarlo come l’abbiamo sempre pagato questo successo. Tutti gli altri, quelli che avrebbero potuto portare numeri e nuovi clienti, alzeranno un sopracciglio di fronte all’iPhone 4S (non troppo) low cost e andranno altrove.