Se l’iPhone fosse un pesce sarebbe uno squalo vigile e prolifico che nuota in un mare, il mercato degli smartphone, attualmente pieno zeppo di spazzatura. Una visione fiabesca per descrivere l’attuale situazione che hanno fotografato gli analisti di Wedbush, Daniel Ives e John Katsingris, secondo cui la domanda di iPhone in questo trimestre sarebbe rimasta «sorprendentemente resiliente» nonostante i diffusi problemi alla catena di approvvigionamento e altri fattori che interesserebbero l’industria tecnologica.
Riassumendo le loro ricerche pubblicate in una nota per gli investitori, i dispositivi di punta di Apple starebbero resistendo bene nonostante «la compressione attualmente presente su tutto il mercato tecnologico» e la riduzione del prezzo delle azioni Apple generata dal timore di un rallentamento nella crescita dell’azienda.
Al centro delle nostre conversazioni con gli investitori nell’ultimo mese c’erano naturalmente i lockdown COVID in Cina, che avranno un impatto negativo sulle entrate misurabile tra i 4 e gli 8 miliardi di dollari, contrariamente a quanto indicato da Cook e compagnia bella il mese scorso. Al momento riteniamo che la domanda di iPhone stia resistendo meglio del previsto, persino rispetto a quanto prevederebbe Apple.
Quest’ultima aveva infatti spiegato che i lockdown in Cina insieme alla carenza di silicio avrebbero reso difficile la produzione dei prodotti, che non sarebbero stati costruiti in quantità sufficiente per soddisfare la forte domanda dei consumatori che si sarebbe registrata nel corso dell’anno, e ciò avrebbe influito negativamente sui ricavi trimestrali di giugno.
Se questo sarà il picco “negativo” allora il peggio dovrebbe essere passato – spiega Wedbush – in quanto i problemi dovrebbero diminuire da qui fino a settembre, quindi giusto in tempo per i trimestri chiave di Apple, tra il lancio di iPhone 14 e le festività natalizie. «Riteniamo che i piani iniziali e di produzione di iPhone 14 dovrebbero essere leggermente superiori rispetto ad iPhone 13, e la base di utenti Apple attualmente esistente sarà la chiave per le vendite del nuovo telefono in arrivo, visto che quasi un quarto del miliardo di iPhone in circolazione ha più di 3,5 anni di età».
Secondo la società di analisi questo vantaggio sulla concorrenza sarà accompagnato da una crescita «stabile a due cifre» per il 2023 dell’attività di servizi di Apple, che quest’anno dovrebbe chiudersi intorno agli 80 miliardi di dollari di entrate.