Appena 24 ore fa si era riferito sul fatto che la carenza di chip stesse danneggiando tutti tranne Apple. Potrebbe non essere propriamente così. E infatti, seppur indirettamente, questa scarsità di chip potrebbe avere ripercussioni sulla Mela. Tramite Samsung. Ecco perché.
Il report di ieri, a quanto pare, non era poi così corretto: la produzione di iPhone 12 è stata limitata dalla carenza sia di chip di gestione dell’alimentazione, sia per i componenti LiDAR, anche se è certamente vero che la multinazionale di Cupertino è in una posizione molto migliore rispetto alla maggior parte dei concorrenti. Tuttavia, sembra che Apple possa avere un’altra preoccupazione adesso, poiché uno stabilimento Samsung, responsabile del 5% della fornitura globale di chip, è fuori servizio da oltre un mese.
Finora Apple è stata relativamente al sicuro ed esente dalla carenza di chip, grazie a due fattori. Innanzitutto, progetta e commissiona i propri chip della serie A a TSMC, mentre i marchi Android competono tutti per gli stessi processori di un piccolo numero di produttori di chip: principalmente Qualcomm, Samsung, HiSilicon e MediaTek.
In secondo luogo, Apple primeggia tra i colossi IT per gestione delle operazioni e della catena di fornitura, che include la garanzia degli ordini di componenti prioritari con largo anticipo e, a volte, la negoziazione di linee di produzione esclusivamente dedicate ad Apple. E così, MS Hwang, analista di Samsung Securities, ha dichiarato a Bloomberg che «La fornitura ristretta di chip AP Qualcomm prodotti da TSMC sta interessando tutti tranne Apple».
Tuttavia, un rapporto proveniente da Nikkei suggerisce che la produzione di iPhone potrebbe ancora essere indirettamente colpita dalla chiusura in corso in un importante stabilimento Samsung. La carenza stimolata dalla forte domanda di chip durante la pandemia è stata aggravata dalla chiusura di uno stabilimento Samsung in Texas a seguito di una tempesta invernale. L’impianto di fabbricazione di chip responsabile del 5% della fornitura globale è rimasto inattivo dal 16 febbraio, causando ripercussioni diffuse lungo la catena di approvvigionamento.
«C’è un grave squilibrio nella domanda e offerta di chip nel settore IT a livello globale» dichiara Koh Dong-Jin, co-CEO che supervisiona la divisione mobile di Samsung, in una riunione degli azionisti. La ragione è che Samsung produce molti schermi OLED per iPhone e i driver per questi sono realizzati nello stabilimento del Texas.
La struttura produce anche chip per pannelli a diodi organici a emissione di luce e per sensori di immagine. La crisi dell’offerta che colpisce Qualcomm interesserà un’ampia gamma di produttori di smartphone che si affidano all’azienda per le componenti chiave. Anche Apple, che acquista pannelli OLED da Samsung, potrebbe subire interruzioni nella produzione di iPhone.
Per quanto le cose si complichino per Apple, la stessa Samsung è apparentemente in una posizione molto peggiore. È stato riferito ieri che la società coreana potrebbe non riuscire a lanciare il suo Galaxy Note 2021 proprio a causa della carenza di chip.