Alzi la mano chi da bambino, almeno una volta, ha risposto “l’astronauta” alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?”. Qualcuno alla fine ci ha poi creduto ed ha portato avanti quello che, nel tempo, si è rivelato essere più di un semplice sogno, riuscendo a mettere piede sulla Luna, terra contesa negli anni ’60 da russi ed americani, questi ultimi i primi a mettere piede sul suolo lunare esattamente il 20 luglio 1969 con l’Apollo 11 capitanato da Neil Armstrong.
Se fare l’astronauta non è alla portata di tutti in quanto sono necessari lunghi ed impegnativi studi specifici combinati a tanto allenamento fisico, sognare non costa nulla, se poi siete i figli di Jeff Highsmith il tutto è ancora più realistico. Questo geniale personaggio già noto in rete per i suoi affascinanti progetti ha infatti recentemente pubblicato uno dei suoi ultimi lavori, un simulatore NASA fatto in casa per far divertire i propri bambini al quale, tra i vari strumenti adoperati, figurano anche un iPhone ed un iPad.
Alla struttura, interamente in legno, verniciata in bianco e rivestita ad hoc, non manca proprio nulla: ci sono tutti i pulsanti per gestire le funzioni principali con LED annessi, speaker per simulare i vari rumori ed un bass shaker per le vibrazioni durante ipotetici urti e collisioni con asteroidi. Oltre al lavoro manuale, ultimato in quattro mesi sfruttando i ritagli di tempo post-lavoro, c’è tanto studio dietro, come la programmazione di diverse schede Arduino che gestiscono dalle luci al braccio robotico, una delle feature più geniali dell’astronave utilizzato per inviare una sonda nello spazio (per simulare il volo, la sonda viene agganciata ad una piccola calamita sorretta in aria da un filo da pesca trasparente) fino alla minuziosa ricerca dei suoni tra gli immensi archivi di freesound.org, prendendone qualcuno da quelli ufficiali della NASA. Per finire, la navicella comunica con la base “sulla Terra” attraverso un interfono per motociclisti, mentre i nostri amati dispositivi Apple vengono impiegati per gestire parte delle funzioni di ciascuna struttura: nello specifico, l’iPhone incassato sulla plancia dell’astronave mostra immagini dall’oblò, l’iPad sulla pulsantiera terrestre ne espande le funzionalità della stessa.