Dopo l’incontro tra alcuni rappresentati Apple e un comitato governativo indiano guidato dal segretario Ramesh Abhishek del dipartimento per la politica industriale e di promozione, la casa di Cupertino è molto più vicina a vendere direttamente iPhone nel paese asiatico.
In base a quanto stabilito dalla commissione, come detto ieri, i prodotti Apple probabilmente (la decisione finale sarà presa la prossima settimana) soddisfano i requisiti governativi, permettendo una deroga alle restrizioni sulle vendite imposte storicamente nel paese. Questo significa che Apple potrebbe aprire negozi a conduzione diretta, quindi i suoi Apple Store, senza ricorrere a complesse e per Apple impossibili alleanze con partner locali oppure essere costretta a costruire direttamente nel paese parte delle attrezzature dei negozi. A facilitare le trattative anche gli annunci di Apple, pronta ad espandere la produzione in India, che è attualmente limitata ad alcuni caricabatterie per cellulari. Come è vero per qualsiasi mercato in via di sviluppo, diventare un ingranaggio nella grande filiera di produzione, significherebbe dare un grosso aiuto all’economia, una spinta significativa per tutta l’India.
Importante anche notare, sempre secondo le stesse fonti, come Apple abbia dichiarato al governo indiano di non avere piani a breve termine per la vendita di iPhone ricondizionati, mentre i rumor diffusi in rete lo scorso marzo sembravano spingere nella direzione contraria. Questo avrà delle forti ripercussioni sulle vendite, dato che il “nuovo” ha dei prezzi ancora troppo elevati, come dimostra la fredda accoglienza ricevuta da iPhone SE.
Per provare a spingere il nuovo modello, Apple ha alzato iPhone 6s e iPhone 6s. Mentre nel mese di gennaio per acquistare iPhone 6 e 6s servivano, rispettivamente, 412 euro e 539 euro, adesso ci vogliono 532 e 639 euro circa, in questo modo Apple ha creato uno spazio maggiore tra due prodotti. Oltre a questo ha ridotto lo spazio tra iPhone 5s, che in India è ancora in vendita, e iPhone SE, aumentando il prezzo del modello precedente del 22%. In questo modo i clienti saranno indotti a pensare che potrebbe essere più conveniente comprare un iPhone SE invece che un iPhone 5S.
Apple sta cercando di imporre iPhone SE perchè supporta tutti i servizi più moderni di Apple ed è in pratica un iPhone 6s in un fattore di forma più piccolo. Dare agli indiani la percezione che iPhone SE sia conveniente è una strategia comprensibile, ma il costo di 519 euro circa resta pesante da sostenere in un paese dove lo stipendio nazionale medio si aggira intorno ai 5000 dollari con una distribuzione della ricchezza che lascia enormi fasce della popolazione incapaci anche di provvedere alla sussistenza quotidiana.
In India, prezzo a parte, come altrove resterebbe anche il problema delle dimensioni degli schermi. La gente continua a spostare la sua attenzione verso prodotti con display di dimensioni superiori a quelle di iPhone SE e per quanto potente ed efficiente possa essere il nuovo telefono Apple, sembra piuttosto difficile convincere gli indiani che hanno il potere di acquisto sufficiente a comprare un telefono Apple, a virare verso questo modello invece che rivolgersi a prodotti della concorrenza che costano meno e che offrono un display molto più arioso.
Tra i più pericolosi concorrenti di Apple, anche in India, c’è Samsung. Secondo fonti locali i Galaxy S7 stanno vendendo il doppio dei modelli precedenti.