Apple continua la sua caccia al mondo Android, almeno si potrebbe interpretare in questo modo l’indiscrezione lanciata dal sito taiwanese Digitimes secondo cui la prossima generazione dell’iPhone dovrebbe avere uno schermo da 4 pollici.
Ammesso che la voce sia confermata (Digitimes in passato ha avuto risultati piuttosto ballerini nel prevedere il futuro di Apple), si tratterebbe della conferma che a Cupertino si comincia a vedere come un serio rischio competitivo anche sul piano tecnologico l’universo che ruota intorno al sistema operativo di Google; un significativo numero di dispositivi Android è infatti costruito intorno a schermi da 4 pollici e non da 3,5 come iPhone; alcuni hanno addirittura schermi anche più grandi, il che li rende più adatti a compiti come scrittura e visione di film.
A spingere a prendere con le molle la voce, ci sono alcuni elementi significativi come ad esempio la gestione delle applicazioni; a 4 pollici iPhone avrebbe una differente risoluzione e soprattutto un rapporto base per altezza dello schermo diversa; a meno che Apple non trovi qualche soluzione alternativa per aggirare questa difficoltà gli sviluppatori sarebbero costretti a cambiare tutte le loro app o a vederle girare in un antiestetico riquadro. In aggiunta a questo iPhone diventerebbe più grande, più pesante e non più compatibile con una serie di accessori.
Apple, dice in un altro articolo il Digitimes, avrebbe anche deciso di passare a TSMC, una società che produce processori per conto terzi, il compito di produrre il successore della CPU A4. La società della Mela sarebbe infatti preoccupata di possibili plagi alle tecnologie introdotte nel processore da parte di Samsung che fino a oggi ha sfornato le componenti usate dall’iPad e dall’iPhone 4. TSMC, dice sempre il Digitimes, ha già prodotto diversi lotti dei processori A4 quando Samsung non era in grado di soddisfare interamente la domanda. La voce del Digitimes contrasta con una antecedente, diffusa ieri, secondo cui Apple ha un contratto da 7,8 miliardi di dollari con Samsung per l’acquisto di schermi LCD, memorie Flash e, appunto, processori; per altro, anche se Apple ha tutte le risorse economiche per disegnare un processore dalle fondamenta, appare sicuramente più probabile sotto il profilo tecnico, di resa degli impianti e funzionale che i vertici della società californiana continuino ad usare, come hanno fatto fino ad oggi, il design di un processore di Samsung personalizzato con tecnologie specifiche studiate dal suo team interno.