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iPhone XS Max da 512 GB, la migliore invenzione per le casse di Apple

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È la memoria degli iPhone l’ingrediente segreto che fa guadagnare bastimenti di dollari ad Apple. Lo si capisce scorrendo i dati riportati da Bloomberg in base ai quali iPhone XS Max da 512 GB porta un profitto di 218 dollari in più rispetto al modello base da 64 GB

I conti sono presto fatti. Secondo quanto si apprende da una analisi delle componenti, la memoria aggiuntiva costa ad Apple 132 dollari, ma il costo finale per il cliente affamato di spazio per app e foto è di 350 dollari in più. Non siamo fronte ad una grande novità; è una tattica aziendale che Apple ha sfruttato per molti anni, ma con la linea 2018, la strategia è stata portata alla ennesima potenza proprio grazie all’aumento della memoria ROM.

Fino allo scorso anno, ricorda il rapporto, Apple ha offerto i tre modelli di iPhone, con memoria differente, con prezzi maggiorati di 100 dollari per ogni memoria. Questo significava  spendere 200 dollari in più per ottenere il modello con la maggiore memoria possibile.

Nel 2017, invece, Apple offriva solo due livelli di archiviazione: 64 GB e 256 GB. Tuttavia, il salto di prezzo da 64 GB a 256 GB era pari a 150 dollari. Bloomberg ritiene che Apple abbia fatto un profitto di circa 107 dollari sui clienti che hanno optato per l’opzione di memorizzazione di 256 GB su iPhone X e iPhone 8.

Ecco perché ad Apple conviene vendere iPhone XS Max da 512 GB

Con iPhone XS, invece, Apple ha sparato alto proprio grazie ai modelli con memoria da 512 GB. Al cliente, al momento, il passaggio da 64 a 256 costa 150 dollari, mentre passare da 256 a 512 richiede ulteriori 200 dollari. In questo modo, Apple ricava 134 dollari in più un’unità da 512 GB rispetto al modello da 256 GB, e, come detto, circa 218 dollari rispetto al modello base da 64 GB.

Tutto ciò avviene in contesto favorevole per i clienti nel campo del prezzo delle NAND, oggi inferiori rispetto al passato; secondo InSpectrum Tech un modulo costa attualmente la metà rispetto al 2017. Inoltre, se si fa un rapido confronto con la concorrenza, il costo per gigabyte è leggermente superiore a quello praticato da Samsung sui propri telefoni.

Ovviamente, è bene ricordare, che quando si parla di profitti iPhone per ciascun terminale, si ha un’idea abbastanza contorta. Questi dati, infatti, non tengono conto dei costi sviluppo o di progettazione. Quindi, se è vero che con iPhone XS  Apple guadagna queste cifre, occorrerebbe capire quanto iPhone costa ad Apple in termini di sviluppo e progettazione. A ciò, inoltre, dovrebbero applicarsi i costi di spedizione, stoccaggio, e molte altri variabili ancora. Anche se i margini sulle NAND non dovrebbero avere nulla a che fare con questo fatto, resta aperta l’ipotesi che Apple abbia deciso di guadagnare meno sui modelli da 64 GB, per aumentare la loro appetibilità, e di più sui modelli top. Resta comunque il fatto che ogni volta che un cliente si compra un iPhone XS Max il registrato di cassa di Cupertino fa un suono molto più allegro di quando qualcuno compra un modello da 64 GB

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