Mentre nuotava in un fiume nel nord della California, un sub si è imbattuto in un iPhone 12 (la nostra recensione) completamente coperto di alghe. Fin qui nulla di strano, chissà quante persone hanno perduto il telefono nel letto di un fiume; ma se questo ennesimo caso fa notizia è perché il telefono funziona ancora.
Ora, se diamo retta ad Apple, iPhone 12 e i modelli successivi sono certificati IP68 secondo lo standard IEC 60529, il che significa che l’azienda ne assicura la sopravvivenza anche a seguito di una immersione in acqua fino a una profondità di 6 metri e per un massimo di 30 minuti di tempo.
Tutti questi iPhone quindi non sono pensati per essere buttati intenzionalmente in acqua, anche se in altre occasioni hanno dato prova di resistere alle immersioni in maniera sorprendente.
Un altro iPhone nel fiume, com’è andata
Come appunto il caso del sopracitato iPhone recuperato per puro caso da Lee, che si era immerso nelle acque del fiume Stanislaus per cercare il salmone Chinook, uno dei più pregiati al mondo per taglia, colore delle carni, contenuto di grassi e della polpa. Ma torniamo all’iPhone, che per intelligenza del sub è stato lasciato ad asciugare per alcuni giorni prima di collegarlo alla rete elettrica per vedere se funzionava.
E la sorpresa delle sorprese arriva adesso: iPhone infatti non solo si è acceso, ma non essendo protetto da alcun codice è stato possibile sbirciare nel Rullino Foto e scoprire così che l’ultimo video era stato proprio registrato nei pressi del fiume il 4 settembre. Quindi l’iPhone è rimasto sommerso per tre mesi, ben oltre i 30 minuti garantiti da Apple per la sua sopravvivenza. D’altronde Apple non può sapere come viene usato un telefono, perciò quella che dichiara è una stima basata sui test interni.
Perché può resistere così a lungo
Tuttavia se un iPhone non è danneggiato e le guarnizioni sono intatte, allora ecco che può effettivamente resistere ben più di quanto dichiarato nelle specifiche tecniche. Sono infatti le cadute, le immersioni ripetute e l’esposizione al vapore che alla lunga erodono la gomma delle guarnizioni, lasciando alla fine che l’acqua penetri all’interno danneggiando i componenti vitali.
Tenetelo presente quando infilate iPhone in acqua, anche solo per scattare una fotografia, perché Apple non copre i danni causati dall’acqua, e non c’è modo di sapere se e quando le guarnizioni del telefono cominciano a cedere.
Incuriositi dal caso? Qui vi abbiamo raccontato la sopravvivenza di altri modelli rimasti in acqua per 6, 8 e 10 mesi.