Nel corso degli anni sono emerse tante storie di utenti che hanno recuperato il proprio iPhone sopravvissuto agli incidenti più estremi, spesso perfettamente funzionante, per esempio quello rimasto sul fondo di un lago per sei mesi, uno ripescato grazie all’aggancio magnetico MagSafe e quello invece caduto da un aereo e rimasto nel deserto per un anno in attesa del suo proprietario.
La storia di oggi si avvicina a quest’ultima perché si tratta dell’ iPhone di un pilota: il terminale è caduto sulla pista durante il decollo e la registrazione audio delle comunicazioni tra la torre di controllo e il pilota racconta tutto dall’inizio alla fine.
Tutto comincia quando dal controllo della torre del traffico aereo si scopre che da un Piper PA-44 Seminole, un bimotore da turismo ad ala bassa utilizzato soprattutto per l’addestramento al volo con gli aerei plurimotore, è caduto un iPhone. «Mi sto trattenendo in A8, in attesa della pista 7. Ho un pilota di un Seminole che dice di aver fatto cadere il suo iPhone sulla pista» spiega OPS2 alla torre di controllo, che in risposta si fa spiegare il punto preciso in cui sarebbe caduto questo telefono.
«Circa mille piedi (300 metri, ndr) più in basso, appena a destra della linea centrale» ha spiegato il pilota, che ha individuato il dispositivo tramite il suo satellite «Proveremo a trovarlo». Il dialogo non lo precisa ma con ogni probabilità la posizione è stata individuata usando la funzione Apple Dov’è.
Passano pochi istanti, necessari per liberare la pista dal traffico ed autorizzare così la ricerca in sicurezza, che viene portata a termine pochi minuti dopo, in quanto il telefono si trovava proprio nel punto esatto indicato dal pilota.
Dalla torre di controllo scherzano sul fatto che sarebbe una buona storia per Apple se il telefono si accendesse e funzionasse ancora, e il resposto è proprio questo: «Funziona!» dicono esaltati, anche dal fatto che il dispositivo è caduto mentre il veivolo viaggiava ad una velocità di circa 80-100 chilometri orari e lo schermo «è in perfetta forma», senza neppure una scheggiatura.
Dall’audio seguono poi alcuni scambi tra chi ha recuperato il dispositivo e la torre di controllo, dal quale emerge l’incredulità sulla sopravvivenza estrema del telefono ad un incidente di questa portata. Dicono infatti che «non abbiamo mai visto un iPhone cadere a queste velocità senza rompere lo schermo». Ma come dicevamo in apertura, i casi in realtà seppur rari sono diversi e documentati. Se non altro su una cosa avevano ragione: è stata una buona storia da raccontare.