Davvero sconcertante la notizia che approda sul web da Boulder County, nel Colorado, dove una ragazzina di appena 12 anni ha tentato di avvelenare la madre con la candeggina, rea di averle sequestrato l’iPhone. Dopo una breve indagine durata qualche settimana, e la visita in ospedale, è arrivata la confessione dell’adolescente, che aveva intenzione di riprendersi a tutti i costi il proprio smartphone. Anche passando sul cadavere della propria madre.
Luciana Cordova, mamma colpevole di aver sequestrato l’iPhone alla figlia, ha sentito per settimane strani odori di candeggina promanare dai bicchieri dai quali beveva. Messa sotto torchio la figlia non ha resistito e ha confessato il misfatto al proprio genitore. Ha tentato di ucciderla, sol perché le aveva sequestrato l’iPhone. Presa in custodia dallo sceriffo locale, la piccola adolescente è ora trattenuta nel carcere minorile, mentre la mamma addolorata esprime tutto il disappunto per la vicenda, dichiarando che gli adolescenti di questa età arrivano ad essere realmente schiavi e dipendenti degli smartphone.
L’accusa per l’adolescente sarà quella di tentato omicidio di primo grado, e per fortuna la madre Cordova non è più in pericolo di vita, sebbene abbia corso il rischio di essere avvelenata a più riprese. La dose ingerita dalla donna, comunque, non è stata letale, ma il gesto estremo dell’adolescente deve fare riflettere sul potere che smartphone e tablet hanno oggi sulla mente degli utenti più piccoli.