Apple affronta una sfida sempre più agguerrita in Cina da parte dei produttori di smartphone locali. Secondo gli ultimi dati di Kantar Worldpanel, iPhone ha raccolto il 19,9% degli smartphone acquistati nelle aree urbane della Cina per il periodo dei tre mesi terminato nel novembre 2016. Un calo deciso rispetto alla quota del 25,5% registrata nello stesso periodo dell’anno precedente. Nel frattempo i dispositivi Android hanno visto la loro quota in ascesa, aumentata al 79,9% rispetto al 72,7% dello stesso periodo dell’anno precedente.
A dominare il mercato sono i produttori nazionali: Huawei è sempre primo con il 25% delle vendite durante i tre mesi analizzati mentre Oppo, altra azienda cinse, continua la sua crescita con il 12,9% delle vendite.
Secondo i dati di Counterpoint Technology Market Research che svolge un ricerca su tutto il territorio cinese, incluse quindi le aree più remote, Oppo avrebbe raccolto l 16,6% del mercato nel terzo trimestre del 2016, mentre Vivo ha raggiunto il 16,2%. Apple invece si ferma al 10,6% delle spedizioni, alle spalle non solo di Oppo e Vivo, ma anche di Xioami, con il 15,0%.
Secondo i dati della China Academy of Information and Communications Technology (CAICT), le aziende cinesi nel 2016 hanno messo nei canali 497,6 milioni di smartphone, pari al 88,9% del totale.
Insomma: se Apple mantiene lo status symbol quando si tratta di prodotti fascia premium, nello stesso tempo i produttori nazionali si sono affrancati dalla loro reputazione che li voleva concentrati esclusivamente sui dispositivi entry-level a basso costo. Molti, fra cui proprio Oppo, ma anche Vivo e OnePlus, si sono spostati su segmenti di lusso, fornendo ai consumatori una migliore qualità di progettazione e funzionalità avanzate per cogliere le opportunità sul segmento di fascia media, che Apple ha storicamente ignorato.