La velocità di iPhone 8 è talmente alta rispetto a quella del mondo Android che persino il fondatore di Geekbench fa fatica a crederci o, se non altro, a spiegare un simile differenziale. La voce, certo molto autorevole, di John Poole, che ha dato vita a Primate Labs, l’azienda che ha creato la piattaforma di benchmarks che viene usata per misurare le prestazioni di dispositivi come computer, smartphone e tablet, è riportata da Tom’s Guide, in una intervista.
Poole, in particolare, fatica a comprendere come sia possibile che Apple con i suoi processori continui a progredire molto rapidamente, mentre sull’altro verso la potenza dei processori dei telefoni del robottino sia stagnante. A11 Bionic, nei test multicore tocca un punteggio di 10.170, il più veloce processore Android 6574 «il 54% in meno – dice Poole – e l’iPhone spazza via la concorrenza nei test grafica 3dMark e nei test di editing del video 4K». In altri termini, sembra un mostro di potenza, in grado di eguagliare, per certi aspetti, l’efficienza di una CPU di classe desktop.
Anche se la maggior parte degli utenti iPhone non sfrutterà mai la potenza espressa dal processore sulla carta, non possono nascondere i grossi passi in avanti compiuti dalla Mela dal punto di vista del mobile computing. Se con la prima generazione di iPhone era impensabile l’editing dei video, con iPhone 8 la stessa operazione risulta estremamente veloce, paragonabile a quella di un desktop. «Oggi – dice Poole – si può avere un dispositivo tascabile con la potenza di un desktop. Non si può dire niente di diverso. Non avrei mai pensato di usare il mio primo iPhone per editare video; avrei detto che si trattava di una idea folle»
Anche se queste prestazioni, quelle di un dispositivo da tasca con la velocità di un computer tradizionale, non possono essere mantenute a lungo per via del fattore di forma del telefono che non consente al processore di lavorare per molti minuti a quel ritmo senza dispersione attiva del calore (presente invece in un computer), resta un fatto ineluttabile: la differenza di prestazioni tra un telefono Apple e un telefono Android si è improvvisamente allargata e quando si compra qualche cosa che costa tra i 700 e i mille euro (e oltre) si vuole qualche cosa che sia presumibilmente in grado di gestire funzioni future.
