Se oggi, a circa un mese dal Keynote di Apple, volessimo ricapitolare tutto quel che sappiamo dell’iPhone che celebrerà i dieci anni dal lancio del primo modello, faremmo semplicemente un elenco di design e funzioni. La vera scommessa, quella che ci troviamo a fare per la prima volta dopo tanti anni, è invece sul nome.
Da iPhone 4, quindi dal 2010, Apple ha seguito uno schema ben preciso, affiancando al nome un numero che cambiava ogni due anni insieme al design. Nell’anno “di mezzo” riproponeva invece lo stesso fattore forma, per un iPhone dall’hardware potenziato e riconoscibile dalla lettera “s” vicino al nome (4/4s, 5/5s, 6/6s). Poche volte è uscita leggermente da questa linea per etichettare le serie particolari, tra cui l’esperimento di iPhone 5c e la rivisitazione con iPhone SE di un telefono da 4 pollici con tutto l’hardware più moderno che si poteva desiderare quando fu commercializzato.
Ma per il terzo iPhone, quello che affiancherà la serie 7s e 7s Plus in arrivo a settembre, ancora oggi si brancola nel buio. Quasi all’unanimità i media hanno scelto di chiamarlo iPhone 8 per marcare maggiormente la distinzione dalla generazione “principale”, visto che si tratterà di uno smartphone tutto nuovo sia dal punto di vista del design che dal comparto hardware. Tuttavia si tratta forse della sigla meno coerente, quantomeno secondo quanto fatto da Apple fino ad oggi, perché andrebbe ad indicare una serie che dovrebbe arrivare invece il prossimo anno.
Nel corso dei mesi, di questo iPhone conosciuto internamente con le sigle D22 e iPhone Ferrari, sono state diffuse diverse ipotesi relative al nome di questo “speciale” iPhone.
Forse la più credibile – scrive Cnet – è iPhone Pro per diverse ragioni. Innanzitutto percorrerebbe la linea che Apple segue da anni per tutti i suoi prodotti, dal Mac (Pro) al MacBook (Pro) e più di recente negli iPad (Pro). Inoltre avrebbe anche senso perché sarà il primo iPhone ad offrire un hardware migliore rispetto ai 7s e ad un prezzo parallelamente superiore, proprio come oggi accade con la variante Pro di tablet e computer. L’unico problema è che questa etichetta posizionerebbe il telefono in una fascia di mercato dedicata ai professionisti, limitandone concettualmente le vendite.
iPhone X è un’altra delle ipotesi più accreditate perché tale lettera starebbe ad indicare il dieci nella numerazione romana, sottolineando quindi l’anniversario dal primo iPhone. Il nome è bello e semplice, ma anche qui c’è un piccolo problema che Apple conosce già bene con l’erronea pronuncia di OS X, di recente sostituito probabilmente proprio per tale motivo con macOS: iPhone X potrebbe venir infatti pronunciato come “iPhone Ex” per gli anglofoni oppure “iPhone ics” per noi italiani e non “iPhone Ten” come dovrebbe invece essere.
Tra le altre opzioni si è parlato anche di iPhone Anniversary Edition e varianti XA XE, suggerite di recente da alcuni produttori di custodie. Anche questa associazione di parole per Apple non è nuova: con Apple Watch lanciò infatti un modello di fascia alta con cassa in oro venduto per più di 10.000 euro, ridotti a 1.500 euro circa con la Series 2 disponibile però con la sola cassa in ceramica. Nel caso di iPhone, come già evidenziato in passato, rievocherebbe però un effetto nostalgico, tutto il contrario della visione futura sulla quale Apple dovrà concentrare invece l’attenzione dei propri acquirenti. Forse un più semplice iPhone Edition potrebbe risolvere il dilemma.
Apple potrebbe anche decidere di chiamarlo semplicemente iPhone come ha già fatto nel 2015 con il MacBook e con iPad Air 2 sostituito poi soltanto da iPad. Due problemi qui: innanzitutto “iPhone” suona come modello base e non aiuta a distinguerlo dagli altri. Inoltre dal punto di vista del “SEO” – e anche qui c’è abbondante esperienza in merito – per il business sarebbe terribile: i termini di ricerca più accreditati diventerebbero “nuovo iPhone” oppure “iPhone 2017” o ancora “iPhone OLED”. Apple non potrebbe chiedere niente di peggio.
Oppure si potrebbe decidere di chiamarlo Apple Phone e uniformarlo così ad Apple TV, Apple Music, Apple Pay ed Apple Watch. Per Cnet questa opzione «Non vedrà la luce neanche tra un milione di anni», e come darle torto: abbandonare uno dei marchi più importanti della storia non sembra proprio una scelta intelligente. Qualche che sia il nome, non resta ancora molto per scoprirlo: l’annuncio ufficiale è atteso per il prossimo mese.