Il chip-modem del futuro iPhone 8 potrebbe essere più lento rispetto a quanto offerto dalla concorrenza a causa sia della controversia con Qualcomm che della storica politica che conduce Apple a non dipendere da un solo produttore di componenti. La questione viene illustrata da Bloomberg che cita fonti interne ad Apple e quindi, apparentemente, affidabili.
Con il lancio di iPhone 8, teoricamente, spiega il giornale, Apple potrebbe montare sui nuovi modelli una componente molto avanzata, prodotta da Qualcomm in teoria velocità di download fino a 1 gigabit. ll problema è che al momento questo appare poco se non del tutto improbabile perchè il suo secondo fornitore per la stessa componente, Intel sta ancora lavorando su un chip in grado di offrire velocità di trasferimento dati simili ma a quanto pare il suo modem non sarà disponibile in tempo per l’integrazione con il nuovo iPhone.
Apple potrebbe, come fatto finora, affidarsi totalmente ai chip-modem di Qualcomm ma avrebbe deciso di non farlo, per due ragioni: da sempre Apple preferisce, quando possibile, non usare un solo fornitore e le relazioni tra Qualcomm e la Mela non sono in questo momento delle migliori. Come noto, a gennaio di quest’anno Apple ha presentato una causa accusando il produttore di chip di pratiche anticoncorrenziali e chiedendo un miliardo di dollari. Secondo Apple, Qualcomm – facendo leva sulla sua posizione monopolistica – avrebbe imposto alle aziende acquirenti costi elevati e completamente fuori mercato per l’uso di alcune tecnologie e brevetti.
La scelta penalizzerà l’immagine di Apple, almeno in alcuni ambiti e tra i “geek”. Alcuni telefoni come il Galaxy S8 integrano già il modem X16 LTE di Qualcomm, offrendo teoricamente (se l’operatore lo consente) la possibilità di raggiungere 1 Gbit/s e prima d settembre ottobre, quando l’iPhone 8 sarà disponibile, ci saranno altri concorrenti con le stesse specifiche del telefono Samsung
Difficile capire se l’assenza del modem Gigabit LTE intaccherà le vendite dei futuri iPhone. Dal punto di vista pratico, per l’utente cambia poco, giacché, almeno nel nostro paese, non esistono piani tariffari che rendono conveniente il download o lo streaming di “pesanti” elementi multimediali. Ricordiamo che recentemente Apple ha assunto Esin Terzioglu, ex Vice Presidente di Qualcomm responsabile wireless, uomo al quale ha affidato l’incarico di guidare la divisione “System-on-a-Chip” che si occupa di tecnologie wireless; in futuro, non è da escludere l’arrivo di soluzioni proprietarie Apple per i modem destinati ai dispositivi mobili.