Secondo un nuovo test indipendente commissionato dal quotidiano USA Chicago Tribune iPhone 7 supera le emissioni radio legali. La Federal Communications Commission (FCC) stabilisce che il tasso di assorbimento specifico, siglato SAR, vale a dire le emissioni radio assorbite in media per ogni kg di peso dell’utente, non devono essere superiori a 1,6 watt. Questo limite vale indipendentemente dalla distanza del dispositivo dal corpo che, a seconda dei test, può essere di 15mm, 10mm fino a un minimo di 5mm.
Nei test indipendenti effettuati a una distanza di 5mm iPhone 7 ha fatto segnare un assorbimento di 2,81W per kg, un secondo test sempre eseguito con un iPhone 7 diverso ha rilevato 2,5W per kg, mentre un iPhone 8 ha raggiunto 2,64W per kg. In laboratorio il terminale in prova viene installato vicino a un contenitore in vetro che contiene un liquido sensibile alle emissioni in radiofrequenza, con un assorbimento simile a quello del corpo umano. All’interno del liquido un sensore rileva le emissioni.
Come immaginabile negli USA i risultati del test hanno sollevato dibattiti e polemiche. All’allarmismo iniziale sono seguite diverse critiche sopratutto relative alle modalità di esecuzione dei test.
Per esempio Motorola, in risposta a valori di emissioni rilevati per un suo terminale oltre 3 volte superiori ai limiti legali, ha contattato il laboratorio ritenendo che il sensore di prossimità non fosse stato opportunamente attivato. La modalità a basso consumo e lo spegnimento dello schermo azionati dal sensore di prossimità contribuisce a ridurre sensibilmente le emissioni in radiofrequenza. Così dai valori di assorbimento oltre tre volte superiori a quelli legali del primo test, la ripetizione della prova con sensore di prossimità attivato ha rilevato emissioni nella norma per il terminale Motorola anche nello scenario peggiore e alla distanza minima di 5mm.
Sembra inoltre che i test indipendenti siano stati effettuati anche alla distanza di 2mm, per simulare il trasporto del telefono in tasca, mentre i test FCC prevedono come distanza minima dei test 5mm. I dubbi sulle modalità e i procedimenti dei test non hanno impedito alla FCC di intervenire immediatamente. Un portavoce della Federal Communications Commission ha dichiarato che l’ente sottoporrà nuovamente iPhone 7 e anche gli altri terminali interessati a nuovi test di laboratorio. Ricordiamo infatti che i test indipendenti sono stati effettuati anche su iPhone 8, 8 Plus e iPhone X, su Samsung Galaxy S8, S9 e J3, Motorola e5, e5 Play e g6 Play e altri ancora. Praticamente tutti alla distanza di 2mm hanno superato i limiti della FCC.
Non si è fatta attendere anche la risposta di Apple che respinge i risultati della prova indipendente dovuti a una configurazione dei test errata o non idonea per rilevare le emissioni di iPhone. Nel comunicato rilasciato Cupertino dichiara che le prove sono «Inaccurate a causa della configurazione del test non conforme alle procedure necessarie per valutare correttamente i modelli di iPhone». Tra le righe sembra di capire che anche secondo Apple nei test con iPhone non sia stato attivato il sensore di prossimità.
«Tutti i modelli di iPhone, incluso iPhone 7, sono completamente certificati da FCC e in tutti gli altri paesi in cui viene venduto iPhone”, ha affermato Apple. “Dopo un’attenta revisione e successiva convalida di tutti i modelli di iPhone testati nel rapporto (Tribune), abbiamo confermato di essere conformi e di rispettare tutte le linee guida e i limiti di esposizione applicabili».
Tutte le notizie dedicate a iPhone di Macitynet sono disponibili da questa pagina.