Il prossimo iPhone 7 è sempre più vicino, con la presentazione attesa per il prossimo settembre. Se la mole di rumor sulla possibile rimozione del jack audio dovesse risultare corretta, e non ci sono motivi per dubitare che non lo sia, i prossimi smartphone della Mela non presenteranno il classico ingresso da 3,5mm, con la conseguenza che non permetteranno più l’utilizzo di cuffie tradizionali. Di seguito una lista di sei motivi per cui togliere il jack audio da iPhone è una pessima idea.
I tempi non sono maturi
Quando si decise di eliminare il supporto ai Floppy Disk da iMac i tempi sembravano maturi, e la mossa non destò particolari problemi. Con l’avvento di internet e l’ingresso delle porte USB, la mossa di eliminare dischi ingombranti, lenti e poco capienti, veniva percepita addirittura come una miglioria. E’ così anche con il jack cuffie? Assolutamente no. Attualmente, l’ingresso da 3,5mm è quello che risulta, anche nell’immaginario collettivo, più funzionale, intuitivo e utilizzato. Eliminare il connettore da iPhone significa rendere incompatibile con il dispositivo una qualsiasi cuffia di cui tutti disponiamo, rendendo più difficoltoso l’ascolto musicale.
Peraltro, il collegamento wired con cuffia tradizionale risulta ad oggi uno dei metodi più efficienti, non certamente superato o anacronistico, con tecnologie sempre più sofisticate per portare all’utente una qualità audio superiore, tanto che c’è chi, come LG, ha deciso di basare il versante audio di uno dei prossimi terminali di bandiera, LG V20, proprio sul collegamento con filo e cuffie tradizionali.
Bluetooth e wireless sono maggiormente fallibili
Nell’era del “senza filo”, casse bluetooth o periferiche wireless, soprattutto se low cost, non sembrano poter essere così performanti ed efficaci con una “buon vecchia” cuffia con filo da pochi euro. Anzitutto, questi accessori necessitano spesso di una ricarica alla batteria, potendo fornire solo “poche” ore di riproduzione musicale continua, costringendo allora l’utente a fare i conti con l’ennesimo dispositivo da ricaricare. Inoltre, cuffie senza fili potrebbero essere soggette a interferenze, diminuendo la qualità complessiva dell’ascolto.
Un dongle? No grazie!
Probabilmente, di qui a breve, si sprecheranno i da collegare esternamente ad iPhone per “ripristinare” un connettore jack da 3,5mm. Ha davvero senso? Si fa tanto chiasso per una minuscolo sporgenza della camera di iPhone, che a detta di molti rovinerebbe l’estetica di un dispositivo, e poi ci si accontenterebbe di un dongle penzolante collegato ad iPhone? Un dongle andrebbe assolutamente a minare l’eleganza del dispositivo, rendendolo meno portatile e aggiungendo comunque fili in più collegati al device. Sembra che Apple stia ripetendo l’errore già commesso con MacBook 12, quando pensava di poter sostituire molteplici porte USB con una sola USB-C, costringendo l’utenza ad utilizzare dongle anti estetici e sicuramente poco pratici.
La vittoria dei DRM
In molti penseranno che l’eliminazione del jack audio da 3,5mm non si tradurrà nell’obbligo di utilizzare speaker e cuffie wireless, potendo tranquillamente continuare a usare cuffie con filo Lightning. E’ certamente vero, ma questo si traduce, certamente, nella vittoria dei DRM. Limitare l’uscita audio ad un collegamento esclusivamente digitale significa che gli editori musicali e le aziende che erogano servizi musicali in streaming potranno iniziare ad insistere sui meccanismi di applicazione del copyright digitale, imponendo restrizioni significative e impedendo l’ascolto di “musica non autorizzata”, anche laddove si tratti di tracce detenute legalmente e non certamente pirata.
Incompatibilità Android
Rendere incompatibili le cuffie iPhone con un qualsiasi dispositivo Android o Windows Phone, e viceversa, sembra davvero una mossa arrogante e non particolarmente furba. Il perché, naturalmente, non ha bisogno di spiegazioni.
E la batteria va giù
La batteria di iPhone, così come quella di un qualsiasi smartphone odierno, non fa certo miracoli. Utilizzare costantemente una cuffia wireless o bluetooth non farà altro che peggiorare il problema.