Quando uno smartphone scivola di mano, magari mentre lo stiamo sfilando dalla tasca, tutto il mondo per un attimo si ferma: figuriamoci cosa succede se un iPhone cade da un aereo in volo all’altezza di 600 metri. Non sono rari i casi in cui il vetro che protegge lo schermo oppure il dorso si rompa, anche se la caduta avviene a un’altezza di poche decine di centimetri. E poi ci sono i fortunelli come il regista di documentari Ernesto Galiotto che vedono il proprio iPhone cadere da un’aereo da oltre 600 metri d’altezza e salvarsi miracolosamente riportando appena qualche graffio.
Non è solo una storia quella che vi stiamo raccontando, perché c’è un video che documenta l’intera caduta. Il regista infatti stava volando su un piccolo aereo quando ha tirato fuori il suo iPhone 6s per filmare alcune scene da quella prospettiva. A un certo punto ha perso la presa e il suo telefono è caduto dal finestrino. Ora, chiunque penserebbe che ormai il telefono è andato, perso per sempre. In effetti quando ha deciso di provare ad usare l’app Find My di Apple per localizzarlo, spiega, non aveva grosse aspettative. Ed è qui che comincia la magia: il telefono stava emettendo un segnale, mostrando la sua posizione.
Quasi per gioco parte immediatamente la caccia per il recupero. «Ormai ero fiducioso, saprei che l’avrei recuperato. Se non è caduto in acqua – ho detto al pilota – lo troveremo». Ed ecco la sorpresa. Il telefono si trova a faccia in giù, sulla spiaggia. Bene, starete pensando, è stato fortunato: alla fine si sarà rotto soltanto lo schermo, anche perché il dispositivo non aveva chissà quali protezioni: solo una comune cover in silicone e una tradizionalissima pellicola in vetro temperato a rivestire lo schermo. Invece no, questa volta la dea bendata ce l’ha messa proprio tutta: il telefono ha riportato appena qualche graffio. Insomma, funziona tutto, come se non fosse mai caduto.
Il video non è stato pubblicato su una della tradizionali piattaforme social, perciò se volete vederlo dovete scorrere l’articolo pubblicato su G1 e schiacciare il tasto play nel player multimediale incorporato. «Se penso che avrei potuto colpire una persona…insomma, da quell’altezza, sarebbe stata una tragedia, ve lo immaginate? Per fortuna non è andata così». Già, c’è di mezzo ancora lei: la fortuna.
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