È arrivato iPhone 6 Plus, quello che alcuni scherzosamente chiamano l’iPad Mini Minor. Cinque virgola cinque pollici di schermo, il più grosso smartphone realizzato da Apple. Con tanto di piccole modifiche all’interfaccia classica di iOS 8 in modalità panorama, per giustificare – e sfruttare un po’ meglio – lo spazio a disposizione. Al di là delle funzionalità aggiuntive come la vista a due colonne per app come Mail e Messaggi, appare evidente che è la tastiera “espansa” con nuovi tasti funzione (taglia, copia, incolla , segni diacritici e di punteggiatura, avanzamento e ritorno del cursore) a incuriosire. E a far nascere spontanea una domanda: l’iPhone 6 Plus è una buona macchina per scrivere?
Siamo andati a testarlo con sei applicazioni di scrittura caratteristiche del mondo iOS, a suo tempo già recensite in veste iPad nel libro di Macity Scrivere con iPad a 2,99 euro su iBookstore. Vediamo come si comportano alla prova di iPhone 6 Plus.
Pages
La parte della regina non poteva che toccare all’app ufficiale di Apple. Pages ha subito numerose trasformazioni, si è rapidamente adattata all’interfaccia ridotta degli apparecchi iOS, ha subito un refresh un po’ traumatico di interfaccia quando è stata momentaneamente “azzerata” (assieme alle altre app di iWork) per essere allineata con i servizi di iCloud e adesso riparte con buona lena.
Abbiamo provato Pages con iPhone 6 Plus. L’interfaccia dell’app adesso è molto semplice anche se non raggiunge i livelli minimal di alcuni degli avversari del settore “spremi-parole”. Eppure, nonostante qualche difficoltà di utilizzo dovuto essenzialmente a uno schermo troppo affollato con una interfaccia un po’ complessa, bisogna dire che Pages è diventata un utile strumento per la scrittura pura e semplice. Il cloud di iCloud aiuta anche se è lento (soprattutto non ci sono segnali su quando stia sincronizzando o no) e solo il nuovo approccio con iCloud Drive nobilita realmente l’uso di questa app. I tasti sono precisi e ben funzionanti anche se molto piccoli e affollati. Pages è gratuita per chi acquista un nuovo iPhone, costa 8,99 euro per iOS e 17,99 euro per Mac.
iA Writer
È il capolavoro minimal dei designer svizzeri che hanno lanciato una moda con gli editor di testo costosi e assolutamente spogli. C’è tutto quel che serve. Con iA Writer è possibile prendere le note per la spesa o scrivere il prossimo grande romanzo italiano. La versione Pro è risultata molto meno interessante (e ha riscosso meno successo) di questa “base”, che non ha gestione della sintassi, ricorrenze delle parole, fasi di brainstorming, scrittura, editing e review, ma rimane lo stesso uno dei software più potenti per scrivere e basta. Compatibile con iCloud e con Dropbox.
La tastiera in orientamento orizzontale o verticale è quella “proprietaria” di iA Writer. Comprende alcuni segni di interpunzione e soprattutto i due tasti per l’avanzamento/arretramento del cursore. Sono possibili alcune personalizzazioni e soprattutto i tasti, seppure un po’ zoomati a causa del fatto che la tastiera è “vecchio stile” rispetto al nuovo design delle componenti di Apple, funzionano molto bene. Scrivere con questa app è sempre un piacere. iA Writer esiste anche per Mac: la versione base a 4,49 euro, quella Pro a 17,99 euro. Per iOS la versione base costa 4,49 euro, la versione Pro 8,99 euro.
Daedalus Touch
Creata per interfacciarsi con Ulysses, uno dei più interessanti editor di testi per Mac che abbiamo più volte recensito, Daedalus Touch è basata su una serie di metafore innovative per la gestione dei documenti (lunghissimi fogli senza fine contenuti all’interno di “pile” di fogli sincronizzati via iCloud o Dropbox) e permette di muoversi molto bene tra Mac e iOS. In passato aveva un costo unico, oggi segue il modello freemium con acquisti in-app.
Anche Daedalus utilizza una tastiera personalizzata, con una riga in più di tasti che contengono caratteri utilizzati più spesso, segni di tabulazione e cose simili. Le proporzioni sul generoso schermo dell’iPhone 6 Plus sono ancora migliori e il suo utilizzo è davvero piacevole, sia in modo orizzontale che verticale. Daedalus Touch costa 89 centesimi per iPhone e iPad, Ulysses per Mac costa 39,99 euro.
WriteRoom
Tra le prime a proporre su Mac un modo di scrittura “tutto nero” privo di distrazioni, WriteRoom (il nome dell’app segue la geniale intuizione del suo sviluppatore) è a oggi un utile benchmark per il lavoro degli altri sviluppatori del settore, dato che utilizza il kit testuale di Apple, molto semplice, in modo esemplare. Chi riesce a fare di più vuol dire che ha lavorato molto bene.
L’interfaccia di WriteRoom su iOS segue la sua logica e si avvia presentando l’articolazione dei documenti e delle cartelle salvate. La comodità di visione, dettata anche dal font scelto, è ottima. La tastiera invece non è stata personalizzata ma è fuori standard rispetto a quella fornita da Apple: non è necessariamente un male, perché i grossi tasti senza fronzoli aggiuntivi in realtà rendono comodo l’ambiente anche a chi ha grandi dita. Queste considerazioni però riguardano solo gli utenti che già hanno acquistato WriteRoom per iOS e possono continuare a utilizzarla: in realtà l’app è stata rimossa dallo sviluppatore da App Store e non verrà più aggiornata. Continua invece a rimanere disponibile WriteRoom per Mac a 8,99 euro.
Byword
Questa app ha raccolto l’eredità di WriteRoom cercando di portarla avanti, con funzionalità avanzate e con una particolare cura nei servizi di sincronizzazione. Costosa, esiste anche la versione per Mac, e si comporta più che bene. Tant’è vero che ha un suo seguito di appassionati che non la lascerebbe per nessun’altra app.
Anch’essa dotata di tastiera pesantemente customizzata dagli sviluppatori dell’app, risente però in maniera praticamente nulla della presenza di una linea in più di tasti (con utili strumenti per la scrittura e l’impaginazione o la creazione di link ipertestuali) e consente in modalità panorama di utilizzare la tastiera “espansa” di iPhone 6 Plus. Da tenere a mente! Byword per Mac costa 8,99 euro, la versione per iOS costa 5,49 euro
Evernote
Una app non puramente di scrittura, ma sicuramente la preferita del vostro scriba rispetto a OneNote di Microsoft (che infatti non avendo mai utilizzato in maniera diffusa non compare in questa carrellata). Evernote ha un talento straordinario per tenere in ordine documenti e appunti, tanto che probabilmente chi la utilizza alla fine passa più tempo a scrivere qui che non in qualsiasi altra app disponibile per iPhone, iPad e Mac.
La grafica di Evernote sta lentamente ripulendosi del suo DNA di software nato sotto Windows. Se ancora alcuni aspetti barocchi o alcune baracconate sono accettabili sotto Mac, in ambiente iOS ci si aspetta una pulizia e un nitore di tratti che solo ora sta cominciando a comparire. La tastiera in modalità verticale e orizzontale ha una linea in più di icone appena abbozzata, fuori standard rispetto all’interfaccia di iOS, ma funzionali. In modalità orizzontale fortunatamente la tastiera dell’iPhone 6 Plus “apre” ai tasti aggiuntivi, rendendo molto utile e potente questa app anche per il “padellone” tra i telefoni di Apple. Evernote è gratis per iPhone e iPad e anche la versione per Mac.