Ad Apple serve un iPhone 6 phablet? Un gran numero di osservatori pensa di sì, ma c’è chi pensa di no e tra questi c’è Galen Gruman, un opinionista ed editorialista di Infoworld
Secondo Gruman, la grande attenzione che circonda sempre più spesso i phablets, non ha per ora un riscontro nel mercato di massa, ma solo in una specifica nicchia che non darebbe grandi risultati in termini di fatturato. Questa riflessione prende, anzitutto, spunto dai numeri, che non sono certo a favore dei phablet e neppure del phablet per eccellenza, rappresentato dal Galaxy Note di Samsung . Il giornalista snocciola cifre che sembrano dimostrare questa tesi: iPhone 5s ha venduto 32 milioni di unità, iPhone 5c 13 milioni, Galaxy s4 30 milioni, mentre il Galaxy Note 3 con dimensioni dello schermo sensibilmente maggiori si è arrestato solo a 11 milioni di unità vendute. In pratica, dice Gruman, iPhone 5S ha impiegato circa una settimana per vendere quel che il Note ha venduto in tre mesi. E non che altri produttori di telefoni, come HTC e LG, che sono molto, molto più piccoli di Samsung, siano riusciti a fare molto meglio in termini di percentuali di quanto non abbia fatto la casa coreana. Insomma: i phablet incidono in maniera relativa sul mercato, fanno vendere qualche cosa di più, ma non spostano gli equilibri e quindi, come dice Gruman «il phablet non salverà il mercato di iPhone»
Che cosa servirebbe ad Apple lo dicono i numeri sul fronte opposto, quelli degli smartphone economici. Samsung ha venduto 55 milioni di questi terminali, Apple ha venduto solo 7 milioni di iPhone 4S. Se Apple vuole combattere la battaglia sulle quote di mercato è qui che deve incidere e n0n lanciarsi nel mondo dei phablet. Secondo il giornalista di Infoworld, Apple ha già vinto nel mercato di fascia alta e quel che deve fare è solo difendere il terreno conquistato.
La conclusione cui giunge il giornalista di Inforworld in realtà è anche più drastica e parte da quel che è accaduto ad iPod.
Apple ha conquistato il mercato dei player, poi ha rilasciato prodotti che l’hanno saturato fino a quando l’iPod non ha più avuto senso, anche a fronte del lancio di iPod touch che è servito solo a frenare il tramonto. Ora quella nicchia è detenuta dai dispositivi con schermo da 7 pollici come l’iPad mini. È qui che Apple dovrebbe investire, perchè è qui che ci sono le opportunità di crescere. Anche se arriverà il momento che anche questo mercato smetterà di essere interessante, ci sono dei forti indizi in questo senso: «Guardate quel che sta succedendo a Samsung – dice Gruman – che sta scoprendo come sono questo tipo di dispositivi a tirare di più e ad offrire i maggiori margini, anche superiori a quelli che arrivano dai telefoni. iPhone non ha bisogno di essere salvato, ma di essere mantenuto in buona salute. Ha raggiunto la mezza età e la salute e non la crescita è quello di cui si deve preoccupare un uomo di mezza età»