La produzione di schermi iPhone 6 è stata sospesa a giugno e luglio per riprogettare la retro-illuminazione che non rispettava gli elevati standard richiesti da Apple. Ora Reuters riporta di corse frenetiche e catene di montaggio a pieno regime dei fornitori per costruire un numero di schermi sufficiente per i lancio.
Per ridurre ulteriormente lo spessore Apple impiega la tecnologia in-cell per gli schermi che prevede l’eliminazione di uno strato, assemblando insieme i sensori touch con quello che integra i LED per la visualizzazione. Secondo alcuni addetti ai lavori la retroilluminazione a un solo pannello prevista in precedenza non era in grado di offrire una illuminazione sufficiente, non almeno abbastanza per rispettare gli elevati standard qualitativi richiesti da Apple. Per questa ragione le catene di montaggio degli schermi iPhone 6 sono state ferme a giugno e luglio mentre gli ingegneri di Cupertino hanno riprogettato da zero la retro-illuminazione. Il problema è stato risolto solo in queste settimane ed ora i fornitori di schermi, vengono citati Japan Display, LG e Sharp, stanno procedendo a ritmo serrato per soddisfare gli ordinativi di Apple e produrre un numero sufficiente di schermi in tempo per il lancio atteso a settembre.
Ricordiamo che nelle scorse settimane erano emerse in più occasioni indiscrezioni sui problemi incontrati da Apple e fornitori per le batterie e anche per gli schermi, dovuti alle nuove soluzioni impiegate per ridurre sensibilmente lo spessore dei nuovi iPhone 6. In tutti i casi precedenti si trattava però di voci captate da addetti ai lavori e non verificabili. Il nuovo report di Reuters rende decisamente molto più attendibili le indiscrezioni precedenti e conferma che i problemi di produzione, seppur avvenuti, sono ora alle spalle. Impossibile invece stabilire se queste problematiche, emerse in una fase così avanzata del piano di costruzione e fornitura, avranno ripercussioni sul numero di iPhone 6 realmente disponibili per le prime fasi di lancio. Intoppi di questo tipo purtroppo sono frequenti nel mondo dei dispositivi elettronici e lo diventano ancora più più nel caso di nuovi prodotti caratterizzati da soluzioni tecniche e costruttive non impiegate in precedenza.