L’eliminazione da parte di Apple dei tagli da 32 GB per iPhone 6 e iPhone 6 Plus ha certamente delle ragioni di tipo commerciale. La scelta della casa di Cupertino, infatti, nasconde chiaramente degli interessi economici. IHS Technology (via appadvice), società specializzata nello smontaggio e nella messa a nudo di dispositivi elettronici, spiega il perché ad Apple convenga vendere i tagli da 64 e 128 GB, piuttosto che le varianti a 16 GB di iPhone 6. Il motivo è presto detto: semplicemente ci guadagna di più.
Eliminando il taglio da 32 GB, l’utenza è così costretta a valutare l’acquisto di iPhone 6 o iPhone 6 Plus scegliendo tra una memoria di 16 GB o tagli da 64 in sù. E’ chiaro che la “sola” differenza di 110 euro (100 dollari in USA), a fronte di un incremento di memoria di ben 48 GB, indurrà l’utenza a scegliere almeno il modello da 64 GB o, comunque, quello da 128 GB, tralasciando quasi sicuramente il taglio da 16 GB. Non a caso, infatti, durante i pre ordini, il modello di iPhone 6 da 16 GB è risultato il meno gettonato. Ma perché Apple potrebbe avere interesse nell’indirizzare l’utenza verso l’acquisto dei modelli con più memoria? IHS risponde alla domanda, annunciando i costi di produzione di iPhone 6 e iPhone 6 Plus nelle diverse varianti da 16, 64 e 128 GB.
Produrre iPhone 6 costa ad Apple tra i 200 e i 247 dollari, comprese componenti hardware e manodopera. Per iPhone 6 Plus, invece, Apple spende una cifra compresa tra i 216 e 264 dollari, a seconda del taglio della memoria interna. Ciò detto, guardando sempre al listino americano, Apple vende al pubblico l’iPhone 6 ad un prezzo compreso tra i 649 e gli 849 dollari, mentre iPhone 6 Plus è venduto ad un prezzo di 749 dollari per il modello 16 GB, fino ai 949 dollari per la variante a 128 GB. Guardando a queste cifre, si scopre che mentre Apple richiede al cliente 100 dollari in più per passare dal modello 16 GB a quello da 64 GB, e 200 per il passaggio da 64 a 128 GB, ne spende al massimo 47 in più per produrre il modello da 128GB iPhone. Questo, naturalmente, si traduce in margini di profitto per la società più alti sui modelli da 128GB.
In estrema sintesi, il messaggio di Andrew Rassweiler, noto analista di IHS, è piuttosto chiaro: Apple vuole incoraggiare l’utenza a comprare i modelli con la memoria più alta.
