Diventano sempre più incalzanti le indiscrezioni sui piani di Apple a proposito dei nuovi iPhone. L’ultima è di questa notte e porta la firma di Ming Chi Kuo, un analista di KGI Securities secondo cui è la tarda primavera il periodo a cui guardare per il lancio dei nuovi modelli.
Kuo, da ascoltare attentamente perché a differenza di altri colleghi pare attingere a fonti reali e non semplicemente riordinare le indiscrezioni pubblicate dai siti dedicati alle indiscrezioni, ritiene che a giugno Apple lancerà una nuova versione dell’iPhone 5 (che potrebbe chiamarsi nel solco della tradizione iPhone 5S) e il modello low cost. La ragione per cui Cupertino sarebbe decisa ad accelerare sono due: la prima è impedire ai rivali, come accaduto lo scorso anno, di recuperare terreno, la seconda è che i nuovi modelli sono disegnati essenzialmente sullo schema degli attuali, quindi i tempi di sviluppo sono ridotti.
Kuo lancia anche alcune previsioni sugli elementi che differenzieranno i due prodotti. L’iPhone 5S avrà il nuovo processore A7 da 28 nanometri, una macchina fotografica dotata di flash a differente tonalità di luce a seconda delle condizioni (luce gialla o luce bianca) e un lettore di impronte digitali sotto il tasto Home. L’iPhone low cost avrà un case in materiale composito, fibra di vetro e plastica, che lo renderà più leggero di un telefono solo in plastica e grazia al quale sarà più facile realizzare modelli di vari colori. Nonostante questo il suo peso risulterebbe comunque superiore (130 grammi contro 112) rispetto al modello in alluminio. Il costo in materiali dovrebbe essere fino a 60 dollari inferiore a quello dell’iPhone 5S; quando questo ridurrà il prezzo di vendita ma è difficile da dire di quanto visto che molto dipenderà da quanto Apple è disposta a rinunciare per quel che concerne i margini di profitto sul dispositivo.
Ovviamente, assieme ai nuovi modeli dovrebbe arrivare anche iOS 7; questo aspetto la previsione di Kuo però zoppica. Siamo già al mese di marzo e pare molto complesso per Apple riuscire a mettere nelle mani degli sviluppatori un nuovo sistema operativo e poi affinarlo in tempo; per farlo la prima beta dovrebbe essere lanciata nei prossimi giorni, se non prossime ore, visto che in passato sono quasi sempre trascorsi almeno tre mesi dall’annuncio della nuova versione al suo rilascio effettivo.