Raddoppiando il numero di bit del processore, sembra siano raddoppiati anche i crash. Così si potrebbero riassumere i nuovi dati dell’ultimo studio di Crittercism, pubblicati da AllThingsD. Secondo quanto evidenziato dalle informazioni raccolte da Crittercism (una piattaforma di gestione per le applicazioni mobile che analizza dati come i crash del sistema e dei programmi), la percentuale di malfunzionamenti che avvengono su iPhone 5s è pari a circa il 2%, una percentuale molto bassa, ma comunque superiore di circa il doppio rispetto a quella stimata su iPhone 5 e iPhone 5c, che si assestano ad una stima al di sotto del 1%.
Le ragioni di questo incremento di malfunzionamenti su iPhone 5s sarebbe da attribuire non tanto ad iPhone 5s e all’efficienza del suo processore, ma agli sviluppatori, che al momento non sono stati in grado (o non hanno fatto in tempo) ad ottimizzare le loro applicazioni per la nuova architettura a 64-bit del processore A7. Evidentemente, nonostante le vecchie applicazioni sviluppate su processore a 32-bit funzionino anche su iPhone 5s in maniera nativa, esse richiedono comunque un’ottimizzazione che prevenga problematiche capaci di mandare il software in crash.
Il rilascio di iPhone 5s al momento sembra dunque essere seguito da una serie di fastidi da parte di alcuni utenti, come problematiche legate ad iMessage o le incompatibilità con iWorks (di cui abbiamo parlato in un nostro precedente articolo), alcune della quali sono state corrette con il rilascio di due aggiornamenti di iOS. Apple continuerà a lavorare per correggere le imperfezioni dei suoi nuovi software e hardware, ma sarà a questo punto altrettanto importante il lavoro degli sviluppatori, che dovranno impegnarsi per aggiornare le loro app ad iOS 7 e alla nuova architettura a 64-bit di iPhone 5s.