Anche se per diversi mesi iPhone 5G è stato indicato in arrivo nel 2020, generazione che sembra abbandonerà definitivamente gli schermi LCD per tre modelli tutti OLED, già all’inizio di marzo sono emerse preoccupazioni e scenari pessimistici sulle tempistiche per un iPhone 5G nel 2020.
Ora questi scenari e ipotesi vengono ulteriormente ribaditi da Timothy Arcuri, analista di UBS. Nel suo report emerge chiaramente la difficile posizione di Cupertino, con l’impossibilità di fornirsi da Qualcomm, la società più all’avanguardia su queste componenti, a causa della guerra legale in corso di cui non si intravvede una soluzione imminente.
Ma anche se ormai tutti gli iPhone più recenti funzionano quasi esclusivamente con modem Intel, il colosso di Santa Clara potrebbe non completare in tempo il suo chip modem 5G per smartphone. In realtà la tabella di marcia ufficiale di Intel punta a un rilascio con tempistiche che sembrano in linea con quelle di Apple per finalizzare un iPhone 5G, ma Arcuri sostiene che potrebbero esserci ritardi.
Secondo l’analista è più probabile che Apple punti a progettare internamente un suo modem 5G proprietario, come indicano anche numerose assunzioni di ex ingegneri Qualcomm e una profonda riorganizzazione della divisone hardware Apple, sotto la guida di Johny Srouji.
Cupertino è impegnata da oltre 10 anni nella progettazione di svariati chip, dalla serie Apple Ax di iPhone, iPad e non solo, ma anche per i chip wireless Apple W1, H1 e altri ancora per le comunicazioni wireless Bluetooth e Wi-Fi. Ma per il momento nessuno conosce lo stato dei lavori sul chip modem 5G di Apple.
Tra le soluzioni più fantasiose avanzate nel nuovo report, quella che Intel dovrebbe cedere ad Apple la sua intera divisione di chip modem, in questo modo Cupertino potrebbe accelerare i lavori per approntare un iPhone 5G per il 2021.
Lo scenario fin qui descritto esclude anche che Cupertino acquisti chip modem da Mediatek o Samsung, due alternative già emerse anche in passato. Nel primo caso Arcuri rileva che la componente di Mediatek non soddisferebbe gli elevati standard qualitativi e di prestazioni richiesti da Cupertino. Nel caso di Samsung invece Cupertino escluderebbe una fornitura per evitare di incrementare la sua dipendenza dal colosso sudcoreano.
Questo forse è il punto debole del report: nonostante guerre legali e concorrenza, Cupertino si è sempre affidata a Samsung per diverse componenti dei suoi dispositivi, dalle memorie RAM, fino agli schermi OLED impiegati in Apple Watch e soprattutto iPhone.
L’analisi di UBS deve essere presa in considerazione, ma occorre anche rilevare che un eventuale posticipo di iPhone 5G al 2021 risulterebbe molto meno penalizzante per Apple se nel frattempo la diffusione di reti con questa tecnologia non sarà estesa alla maggior parte delle popolazioni nei principali paesi. Per il momenti infatti i più grani operatori puntano alle reti 5G nelle grandi città, mentre i piani per l’estensione geografica risultano ancora nebbiosi.
Su macitynet.it trovate tutte le notizie su iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone XR e in generale sugli iPhone 2018.