Qualcuno lo ha definito una vero e proprio buco nell’acqua, qualche analista ha sottolineato come, in realtà il suo fatturato superi quello dei cavalli di battaglia di Samsung ed Lg (il Galaxy S4 e il G2), almeno per il trimestre di Natale; Cook aveva ammesso i non buoni risultati di mercato («la domanda è stata diversa da quella che ci attendevamo», aveva detto). Ma per qualcuno l’iPhone 5c alla fine è stato un successo. Si tratta di Pegatron, un fornitore secondario di Apple, che con le forniture per iPhone 5c e iPad Mini ha aumentato il proprio fatturato del 22%. Lo riporta il Wall Street Journal, che sottolinea come con l’introduzione del nuovo modello di “fascia bassa” da parte di Cupertino, Apple sia diventato il principale cliente dell’azienda taiwanese, assorbendo il 40% del suo fatturato. Sempre secondo il Wsj, che riporta fonti vicine alla società, anche se Pegatron si è occupata già in passato della produzione di altri modelli di iPhone, è diventata il principale fornitore di Apple proprio per quanto riguarda il 5c, che si è aggiunto alla produzione di iPad mini.
Il trend in crescita, comunque, arriva dopo una serie di risultati poco positivi dovuti, ha commentato il Ceo Jason Cheng alla conferenza degli investitori questo lunedì mattina, dalla stagnazione del mercato dei Pc, che peseranno sempre meno nel bilancio dell’azienda, scendendo al 20%, con un aumento di produzione di accessori e console di giochi, oltre che, ovviamente di smartphones. Anche perché si para già di un coinvolgimento di Pegatron anche nella produzione del prossimo iPhone 6 (insieme a Foxconn).
Intanto, però, restano bassi i margini operativi crescendo di molto poco (dall’1,6% all’1,9%). All’azienda servirebbe tempo per “imparare” a fare utili con nuovi prodotti: «Di solito – ha spiegato Cheng – ci vogliono un anno o due di tempo per migliorare l’efficienza».
