La domanda di iPhone 5c è tiepida e Apple ha già ridotto gli ordinativi del nuovo smartphone con chassis in plastica colorata per il quarto trimestre. Naturalmente queste informazioni non provengono da Cupertino né tantomeno dagli assemblatori, ma i dati possono essere facilmente letti nei risultati di Pegatron per il terzo trimestre che contengono anche le previsioni per il quarto trimestre fiscale.
Indiscrezioni sulla domanda tiepida di iPhone 5c erano emerse nei giorni immediatamente successivi al primo lotto di lancio, e poi successivamente anche dalle fughe di notizie provenienti dai costruttori orientali. Ora grazie alla presentazione dei risultati del terzo trimestre di Pegatron, l’assemblatore ingaggiato da Apple per costruire iPhone 5c, lo scarso successo del nuovo smartphone in plastica risulta ancora più confermato.
In sostanza Pegatron ha registrato risultati record nel terzo trimestre del 2013: le vendite sono raddoppiate dal trimestre di agosto a quello di settembre, fino a toccare il 75% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anche i profitti sono esplosi con una percentuale del 52% arrivando a toccare 84 milioni di dollari.
Nonostante i numeri trionfali però si tratta di un fuoco di paglia: ricavi e profitti si infrangono su un margine operativo dell’1% dovuto agli ingenti costi affrontati da Pegatron per aumentare rapidamente la capacità produttiva, sia in termini di stabilimenti e di impianti, sia con l’assunzione di numerosi dipendenti.
Come emerso già nelle scorse settimane però Apple ha ridotto gli ordinativi di iPhone 5c e ha aumentato quelli di iPhone 5s assegnati perà a Foxconn. Durante la presentazione dei risultati i dirigenti Pegatron hanno tacitamente confermato la domanda tiepida per iPhone 5c. Innanzitutto ora la società non è più alla ricerca di manodopera e soprattutto si prevede il ritorno a tassi di crescita a una sola cifra per il quarto trimestre. Questa fino a oggi risulta la conferma più attendibile che qualcosa per iPhone 5c non è andato come previsto nei piani di Apple.
Un’altra lettura di questi dati pone una luce diversa sui vantaggi e soprattutto sugli svantaggi per una società di diventare contractor per Apple. L’esplosione di fatturato e business può rendere ambiti gli ordinativi di Cupertino, ma a questo conseguono spese ingenti di adeguamento della produzione, l’attenzione mondiale e soprattutto delle agenzie di tutela dei lavoratori com ispezioni richieste anche dalla stessa Apple. infine, quando le cose non vanno bene, un repentino crollo degli ordinativi.
La situazione per le società di costruzione a contratto impiegate da Apple potrebbe peggiorare in futuro: Cupertino infatti sembra stia pianificando di ingaggiare anche Wistron e Compal per assicurare rifornimenti più diversificati e più consistenti per iPhone e iPad. Alcuni prevedono l’intensificarsi delle guerre al ribasso nei prezzi tra i costruttori.