Per mesi sono stati indicati problemi tecnici e di produzione che farebbero slittare il lancio di iPhone 6 5,5 pollici. Ora emerge una seconda ipotesi, uno scenario completamente diverso, elaborato da diversi analisti di primo piano, secondo cui sarebbe stata proprio Apple ha scegliere deliberatamente un lancio posticipato per il suo primo, presunto phablet, per evitare sovrapposizioni con iPad.
La teoria del complotto, così come è già stata soprannominata questa seconda ipotesi, è riportata da G4Games. Secondo Neil Mawston di Strategy Analytics il rischio di cannibalizzare iPad è particolarmente sentito da Apple soprattuto per quanto riguarda iPad mini, questo anche alla luce degli ultimi risultati fiscali che indicano un calo del 16% anno su anno per le vendite di iPad nel trimestre conclusosi a giugno.
Dello stesso parere anche Brian Colello di Morningstar secondo il quale le vendite dei phablet hanno penalizzato i tablet, in particolare gli iPad di Apple, ragion per cui il lancio di un iPhone 6 5,5 pollici contribuirebbe ad aggravare la situazione. Infine si nota che la crescita degli smartphone da 5 e più pollici è stata del 369% rispetto al secondo trimestre del 2012, percentuale esplosiva che dovrebbe spingere Apple a muoversi in questa direzione. Con un iPhone da 5,5 pollici Cupertino potrebbe così offrire una alternativa ai terminali Galaxy Note di Samsung.
Le considerazioni su un possibile ritardo voluto di iPhone 6 5,5 pollici sono due: Apple è stata una delle poche multinazionali a non preoccuparsi della cannibalizzazione dei prodotti, in secondo luogo finora non si sono avvistate parti e componenti per un possibile iPhone di queste dimensioni. Nel primo caso Apple non ha avuto problemi a cannibalizzare iPod, i Mac e i prodotti precedenti quando è stato il momento di lanciare iPhone, iPad e così via. Per quanto riguarda invece le anticipazioni per ora sembra piuttosto evidente che Cupertino ha in cantiere un iPhone da 4,7 pollici: per conferme e smentite di una versione da 5,5 pollici occorre attendere altri brandelli di informazioni dalla Rete e dai fornitori di parti e componenti.