Dopo la prima presa di contatto alla WWDC, Macitynet ha passato qualche ora di tranquilla compagnia con il nuovo iPhone 4, un periodo nel corso del quale non abbiamo ancora potuto realizzare una vera e propria recensione (che arriverà a breve) ma che ci è servita per farci un’idea precisa e più puntuale della fugace prima impressione di San Francisco, idea che vogliamo presentare coma una sorta di “lavori in corso” di quella recensione cui abbiamo appena fatto cenno.
Prima di scendere nel dettaglio una premessa, che potrebbe anche essere una sorta di conclusione anticipata: dopo tanti anni di prodotti Apple, ci siamo sorpresi ma mano che il tempo passava a provare ancora un sincero l’entusiasmo per l innovazioni targate Cupertino. L’insieme delle modifiche (che dobbiamo classificare, come vedremo, l’appellativo di vere e proprie migliorie) ridisegna completamente il concetto di iPhone, così come è stato conosciuto sinora. L’evidenza prima è nel cambio form factor che apre la strada ad un insieme di possibilità fino ad adesso impensabili.
ERGONOMIA
Banalmente, non appena aperta la confezione, questo è il primo problema che si presenta: come portarlo in giro in tutta sicurezza? Le assicurazioni di Jobs a proposito delle superfici ultraresistenti sono credibili o ci troveremo di nuovo ad essere collezionisti di graffi? Le custodie preesistenti non si adattano alla forma differente dell’iPhone 4, più alta di qualche millimetro, meno larga e con spessore inferiore. Per evitare rigature alle superfici levigate, ricicliamo una delle custodie a bustina presenti nelle antiche confezioni degli iPod a disco e la adattiamo alla bisogna. Il mercato, in ogni caso, già propone una vasta gamma di soluzioni per soddisfare tutti i gusti.
Sulla portabilità dell’oggetto non si discute: più sottile al costo di soli due innavvertibili grammi in più rispetto al precedente modello. Ecco una somma di impressioni dopo un’intera giornata di utilizzo continuativo del nuovo iPhone 4.
ESTETICA
Il bordo metallico è probabilmente la modifica più discussa e contestata. In primis per aver cambiato radicalmente e senza preavviso una continuità di stile che perdurava da tre generazioni. In secondo luogo per lo ormai nota discussione a proposito della capacità ricettiva delle antenne dell’apparato.
Una soluzione, quest’ultima, sviluppo di un sottile piacere ingegneristico: forma è funzione, che fonde insieme ricercatezza visiva con la funzionalità tecnologica. Precisiamo a tal riguardo che nel modello a nostra disposizione non siamo riusciti a ricreare le condizioni di perdita del segnale cellulare o Wi-Fi. Toccando nella maniera « proibita » il dispositivo, il massimo che abbiamo verificato è la perdita di una tacca del segnale indicatore, recuperato dopo pochi attimi in maniera automatica. Ci riserviamo di testare ulteriormente, sulla rete cellulare italiana e con altri utenti, per verificare se non ci siano problemi di carattere soggetivo ad influenzare l’emersione del bug.
Tornando al bordo squadrato la funzione è duplice: non solo antenna, ma anche base d’appoggio stabile per il cellulare che si trova così a « svettare » sulla scrivania come il monolite nero di 2001 Odissea nello Spazio. In questo modo si schiudono modalità d’utilizzo: videochiamata con FaceTime avendo entrambe le mani libere, visualizzazione di filmati mentre si sta facendo altro (ora YouTube raddrizza appropriatamente il filmato se il telefono è verticale).
Complessivamente il nuovo design e la struttura metallica danno quel senso di solidità totale sorprendente anche per chi, fin adesso, ha trattato il proprio iPhone con tutte le accortezze possibili. Nel ritornare indietro a stringere il 3GS, si ha un senso di “economico”, come se quel cellulare che abbiamo sempre apprezzato per la qualità si sia trasformato al nostro tatto in un pezzo di volgare “plasticaccia. Spaventoso pensare che fino a pochi giorni fa si trattava di uno dei cellulari migliori esistenti.
RETINA DISPLAY
Il secondo elemento di cui è immediatamente percepibile il salto di qualità è senz’altro il Retina Display, nome altisonante e davvero centrato per una vera evoluzione della specie. Pochi mesi fa, al GSMA forum di Barcellona, eravamo stati testimoni della brillantezza del SuperAMOLED di Samsung; nonostante non si tratti di uno schermo organico come quello della società Coreana siamo comunque di fronte ad un pezzo di tecnologia davvero notevole, persino superiore per alcuni aspetti a quella componente che allora auspicavamo finire in un iPhone.
Lo schermo del nuovo iPhone 4 non esitiamo a definirlo fenomenale, nonché al limite della non-fotograbilità: le immagini sul web a 72dpi rendono affatto giustizia ad un visore che ridefinisce la parola “colore”, anche in questo caso scagliando il già buono schermo dell’iPhone 3GS, nell’abisso delle generazioni superate. Al confronto, il vecchio è sbiadito e spento. Diremmo parte del passato.
Una prova concreta di quello che significa l’abbiamo raccolta giocando con uno dei nostri conoscenti a verificarne le caratteristiche all’oscuro, cioè senza il pregiudizio già formato di avere un oggetto nuovo tra le mani: “Che strano è il tuo iPhone …” è stata la risposta alla nostra sollecitazone, per poi restare a bocca aperta nello scoprire i dettagli delle foto scattate, la loro qualità, lo zoom veloce e definito. Il Retina Display va apprezzato dal vivo, magari anche con un altro telefonino a fianco. Solo così si ha la reale percezione della qualità dello schermo
FOTOCAMERA
Il nuovo iPhone è attualmente disponibile solo nero, ma se avessimo solo e solo un aggettivo per riassumerlo sarebbe senz’altro « colore » (vedere a titolo di esempio la foto accanto). A nostro parere, messi da parte quelli che per qualcuno potrebbero essere solo dettagli (design e schermo ad alta risoluzione) la vera « killer application » dell’iPhone 4 è il comparto fotocamera-software, la quale, in accoppiata col Retina Display colpisce duramente qualsiasi fotocamera compatta anche di buon livello. Ancora una volta viene dimostrato platealmente l’errore di chi gioca tutto sul numero di megapixel piuttosto che sull’intera catena di acquisizione del colore: lente, sensore, software.
Tra le novità dell’applicazione: un pulsantino con due freccette permette di passare da una fotocamera all’altra, posteriore e frontale. In questo modo è possibile ottenere degli autoscatti con la camera evitando gli equilibrismi dei precedenti modelli in cui bisognava « mirare » basandosi grossomodo con il proprio riflesso nella superficie riflettente.
Sinceramente ci avrebbe fatto piacere un’opzione per l’autoscatto e la possibilità (troppo spesso demandata a software di terze parti) di poter scattare la foto cliccando sull’intero schermo piuttosto che in un angusto pulsante (a volte scomodo da raggiungere per utenti con difficoltà visive, principianti o posizioni di equilibrio veramente instabili). Certo non peccati mortali, ma una dimenticanza che neppure il lancio di iOS 4.0 in dote, ha risolto.
A tal proposito, nell’utilizzo, ci sembra di aver incontrato un piccolo bug: una volta scattata la foto, talvolta essa non appare immediatamente presente nella libreria delle immagini, ma è necessario un “risveglio” uscendo e rientrando dall’applicazione.
VELOCITA’
Il processore A4 e la generosa disponibilità di memoria RAM, rendono l’esperienza iPhone 4, gratificante. Azioni rapide, tempi di caricamento quasi inesistenti, una generale sensazione di reattività avanzata. L’applicazione Maps ha un comportamento realmente “missilistico”: sotto copertura Wi-Fi le cartine si caricano all’istante, lo zoom segue istantaneamente il dito dell’utente, i calcoli degli itinerari sono calcolati e presentati non appena si è finito di rilasciare il pulsante.
Dall’altro lato, il meccanismo di aggancio delle reti wireless presenti è palesemente lento, anche sotto campo pieno. Ma, francamente, abbiamo notato lo stesso comportamento in negativo anche aggiornando il nostro 3GS al firmware 4 più recente. Una volta preso il segnale, però, esso rimane stabile e senza incertezze, anche provando a “toccare” nei punti incriminati la scocca di metallo.
Insomma, la presa di contatto al “primo grado” licenzia a pieni voti iPhone. Ulteriori prove sul campo e test, su cui ci impegneremo nei prossimi giorni consentiranno di mettere maggiormanete in evidenza tutte le caratteristiche di iPhone 4; ma non crediamo di sbagliare se ci avventuriamo in una previsione in base alla quale il telefono catalizzerà l’attenzione del pubblico e diventerà, piaccia o no, un punto di riferimento per la concorrenza e in quanto tale la nuova gallina dalle uova d’oro di Cupertino.