Continuano a rimbalzare di paese in paese le voci su quantità di iPhone 4 al di sotto della domanda e le voci si materializzano in segnali molto concreti. Dopo gli Usa, dove nei giorni scorsi AT&T ed Apple hanno chiuso le prenotazioni presso i loro negozi e dove Cupertino fissa al 14 luglio la spedizione degli ordini, e dopo Regno Unito e Francia che spostano la spedizione, rispettivamente, il 14 luglio e il 2 luglio, anche in Giappone si chiudono i rubinetti: niente più prenotazioni per i clienti di Softbank. Ma le notizie di un mercato assetato a fronte di una fonte che sembra piuttosto inaridita non si fermano qui; O2, partner storico di Apple per il Regno Unito, prende ancora più di petto la situazione e fa esplicitamente sapere che le scorte disponibili al lancio saranno poche e per questo privilegerà i suoi vecchi clienti.
La situazione, come abbiamo già avuto modo di accennare, appare sempre più preoccupante anche dal nostro osservatorio. La domanda che noi ci siamo fatti qualche giorno fa e che ora un po’ tutti si stanno facendo è quella intuibile: se paesi che hanno avuto il privilegio di avere iPhone per primi già oggi spostano sempre più in là le consegne, che accadrà ai clienti dei paesi, come l’Italia, che erano destinati ad averlo nella seconda metà di luglio? Potrebbe ripetersi la situazione già vissuta con iPad quando le consegne al di fuori degli Usa furono differite di oltre un mese?
La risposta non è facile da dare. La prima impressione è che il rischio sia molto alto, quasi una certezza. Ma nell’elaborare una ipotesi si deve tenere in considerazione anche il fatto che al contrario di quanto accaduto con iPad, Apple ha dei concorrenti sul mercato e, soprattutto, che per alcuni paesi luglio è la data limite oltre la quale per moltissimi clienti scadranno i contratti biennali con gli operatori mobili.
Quest’ultimo aspetto a nostro giudizio è stato un elemento fondamentale nell’elaborazione del piano “a due fasi” di lancio di iPhone: prima Usa, Germania, Giappone, Francia e Regno Unito e poi tutta una serie di altri paesi. Nella consapevolezza di non essere in grado di avere abbastanza iPhone in contemporanea per tutte le nazioni dove esso è in vendita, Apple ha giocato sulla quasi dalla certezza che in alcuni paesi i clienti, non potendo svincolarsi dai loro contratti se non, al più presto, dal 17 luglio in avanti, avrebbero comunque aspettato. L’impossibilità di servire come promesso, per mancanza di iPhone, i clienti di paesi come Italia, Australia, Svizzera, Canada, paesi nordici, porterebbe all’implosione il castello strategico costruito da Apple: niente iPhone entro fine luglio significa iPhone in agosto o forse a settembre, ovvero due mesi di buco dalla fine dei contratti ovvero due mesi buoni per i concorrenti di Apple per catturare i clienti in libera uscita e senza un prodotto con la Mela da acquistare; forse non si tratterebbe di una sciagura per i conti di Cupertino ma certo del sinonimo di una perdita evitabile di qualche centinaia di migliaia, forse decine di migliaia, di clienti.
A fronte di tutto questo ci pare solida l’ipotesi su una data di prenotazione per iPhone 4 se non altro entro il 17 luglio (martedì 13?). A spostarsi potrebbe essere, semmai, la data di consegna dei primi iPhone (giovedì 29 luglio?) altrettanto probabilmente, il quantitativo disponibile nei primi giorni o nelle prime settimane sarà molto ridotto. Insomma potremmo vivere la stessa situazione del lancio di iPhone 3G e poi di iPhone 3GS quando pur a fronte di una formale disponibilità, la maggior parte dei negozi ne avevano solo qualche unità.