Il nuovo iPhone scaccerà il vecchio. Non stiamo parlando, ovviamente, del modello 4 o 4S, ma del glorioso, ma anche vetusto, 3GS destinato alla pensione da fine mese. La prospettiva di un addio al telefono che ha simboleggia il boom di Apple in Europa, con milioni e milioni di unità vendute, viene anticipato dal Telegraph. Il giornale britannico fa cenno a sostegno della sua tesi a fonti vicine agli operatori che avrebbero ricevuto informazioni direttamente da Apple.
La cancellazione dalla linea di smartphone con il marchio della Mela del 3GS non si può dire che sarebbe sorprendente; semplicemente rispetterebbe un trend non definibile come storico, visto il breve arco di tempo, ma già visto in precedenza con l’iPhone 3G mantenuto in produzione e a prezzo ribassato, per allargare il mercato, fino a quando il suo hardware gli ha consentito di restare al passo con in tempi, per poi essere dismesso. Anche per il 3GS sembra ormai giunto il momento dell’obsolescenza e che quindi per ipotizzare sia messo nell’ideale museo dei prodotti abbandonati non è necessario ricorrere ad insiders. Al suo posto, alla base della piramide dei telefono Apple, anche qui senza sorprese, dovremmo vedere l’iPhone 4S che sta per arrivare ai 18 mesi di anzianità visto che è stato lanciato nel giugno del 2010 ma che ha ancora una certa freschezza dal punto di vista delle prestazioni.
Più interessante è un altro dettaglio dettato dal Telegraph e che se confermato rappresenterebbe una novità : almeno in alcuni paesi europei, come il Regno Unito, l’iPhone 5 andrà in vendita dal 21 settembre in parallelo al lancio americano. In precedenza si era invece ragionato sul un debutto solo negli Usa, seguito una o due settimane dopo dal debutto europeo. Ovviamente, anche ammesso che il Telegraph abbia ragione, questo non significa che iPhone 5 arriverà anche in Italia nella stessa data. In passato, anzi, Apple ha servito il nostro paese nel secondo lotto delle nazioni interessate dal debutto dei suoi prodotti privilegiando essenzialmente Francia, Regno Unito e Germania (e ultimamente anche Svizzera).
