Alla WWDC 2024 di giugno Apple potrebbe svelare una versione turbo di Siri alimentata da modelli LLM (Large Language Model) che debutterebbe in iOS 18, e alcune delle funzionalità di intelligenza artificiale generativa potrebbero essere un’esclusiva degli iPhone serie 16. La nuova indiscrezione arriva dal leaker Revegnus (alias @Tech_Reve su X), secondo cui il rinnovo completo di Siri sarà la nuova “killer feature” con cui Apple cercherà di primeggiare nel mercato delle AI.
Cosa sapevamo già
Questa voce corrobora le anticipazioni del giornalista di Mark Gurman di Bloomberg che il mese scorso spiegava appunto che Apple starebbe sviluppando «Una vasta gamma di funzionalità che usano le tecnologie di intelligenza artificiale generativa». In quell’occasione si discuteva anche del fatto che Apple al momento pare che non abbia ancora deciso se limitare l’elaborazione dell’AI al dispositivo, se distribuirla tramite cloud, o se adottare un sistema ibrido che combini entrambe.
Non si diceva però se queste funzionalità con AI avrebbero richiesto un’architettura hardware particolare o se si sarebbe potuta estendere a tutti i dispositivi in grado di eseguire iOS 18.
Le ultime notizie
Secondo quanto scrive Revegnus alla fine si potrebbero verificare un po’ tutte e due le cose, ovvero arriverebbe un Siri potenziato su iOS 18, ma alcune delle funzioni di AI generativa sarebbero esclusive degli iPhone lanciati il prossimo settembre, forse perché necessitano di processori più potenti o più semplicemente per renderli ancora più attraenti per il pubblico.
Sappiamo che per gli iPhone 16 Apple sta progettando nuovi processori della serie A costruiti con processo a 3 nanometri di TSMC che promettono notevoli miglioramenti in termini di efficenza e prestazioni, e con qualche altro particolare vantaggio in materia di intelligenza artificiale. D’altronde TSMC è l’unico che produce i potenti processori AI H100 e A100 di Nvidia, che sono appunto quelli usati per alimentare chatbot come ChatGPT e che ritroviamo oggi nella gran parte dei data center AI.
Come potrebbe essere
Per quanto riguarda le funzionalità AI di iOS 18, Gurman sostiene che è lecito aspettarsi una migliore interazione tra Siri e l’app Messaggi che consentirebbe di rispondere a domande complesse e di completare automaticamente le frasi in maniera più efficace. Oltre a playlist generate automaticamente in Apple Music potremmo ritrovare gli algoritmi anche nelle app di produttività come Pages e Keynote, per assistere sia nella scrittura che nella creazione di slide.
Sugli ultimi telefoni dovrebbe esserci un nuovo pulsante capacitivo proprio sotto quello di Standby che avrebbe la capacità di rilevare il tocco e riconoscerne i vari livelli di pressione e che potrebbe avere un qualche impiego proprio nella gestione delle funzioni con AI.
Per ora non c’è nulla di certo, se non che Apple avrebbe improntato un investimento di 1 miliardo di dollari l’anno proprio per ricerca e sviluppo sull’AI, supervisionati da alcuni dei più grandi nomi del suo esecutivo, tra cui il vicepresidente senior dell’ingegneria software Craig Federighi, il VP senior dell’apprendimento automatico AI John Giannandrea, e il VP servizi Eddy Cue.
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