A settembre ci saranno quattro nuovi iPhone e l’analista Jeff Pu ne ha delineato le caratteristiche principali. Sulla base di una nota di ricerca condotta congiuntamente con la Haitong International Securities, innanzitutto si ritiene che tutti e quattro i dispositivi, quindi iPhone 14 Pro, iPhone 14 Pro Max, iPhone 14 e iPhone 14 mini (se questi saranno i nomi, perché non è escluso che Apple possa decidere di cambiarne la nomenclatura), avranno lo schermo ProMotion.
Questa tecnologia, attualmente esclusiva della linea Pro, abilita la frequenza di aggiornamento dello schermo a 120 Hz, perciò il suo passaggio anche agli altri due modelli “più economici” sarebbe un grande vantaggio in quanto offrirebbe la stessa fluidità per la visione dei video, per lo scorrimento delle pagine web e per i videogiochi, indipendentemente dal nuovo telefono scelto in fase di acquisto.
Così, a differenziare i telefoni ci sarà una caratteristica in meno, quantomeno per quanto riguarda lo schermo. Ma anche dal punto di vista della RAM si prevede una sorta di allineamento: sulla base di un «controllo alla catena di fornitura», secondo l’analista i Pro non passeranno ad 8 GB di RAM, mentre gli attuali successori di iPhone 13 e iPhone 13 mini passeranno da 4 a 6 GB, allineandosi così con la quantità di RAM che ritroveremo anche sui 14 Pro e Pro Max.
Allineandosi poi con quanto previsto dal solitamente affidabile analista Ming-Chi Kuo e dalla società di ricerca taiwanese TrendForce, Pu prevede che la linea Pro in arrivo offrirà una fotocamera principale aggiornata (quella da 48 MP, ndr) e il modello più economico partirà da 256 GB di capacità, anziché dai 128 GB dei 13 Pro e Pro Max di oggi. E se già gli 8 GB mancanti per i Pro rappresenta una brutta notizia per chi sperava in un potenziamento di questa sfaccettatura del dispositivo, un altro cambiamento discutibile pare riguardi invece la capacità di iPhone 14 e 14 mini, che potrebbe scendere a 64 GB (dai 128 GB attuali di iPhone 13 e 13 mini).
Va comunque detto che l’analista Pu non ha una lunga storia alle sue spalle, quantomeno per quanto riguarda le voci che circolano intorno ad Apple, di conseguenza queste indiscrezioni vanno prese ancor di più con le pinze, almeno fino a quando non saranno confermate o smentite da analisti più accreditati come il sopracitato Kuo.